Attualità
Richiesta del Vaticano: Apertura della Tomba di De Pedis
Nuovi Sviluppi sul Caso Emanuela Orlandi
Audizione del Pubblico Ministero Capaldo
Il pubblico ministero Capaldo è stato nuovamente ascoltato dalla commissione bicamerale d’inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Durante l’audizione tenutasi il 25 luglio 2024, Capaldo ha chiarito che non vi è stata nessuna trattativa con il Vaticano, ma esclusivamente una collaborazione. Questa dichiarazione si riferisce alla speculazione su una possibile negoziazione tra la Procura di Roma e la Santa Sede.
Dettagli dell’Audizione
Capaldo ha sottolineato che la richiesta di collaborazione venne direttamente dal Vaticano, dichiarando: “C’è stata una richiesta di collaborazione formulata da loro a cui io ho risposto positivamente”. Ha aggiunto che la proposta di rimuovere Renatino De Pedis dalla sua tomba proveniva dalla Segreteria di Stato, non dal capo della Gendarmeria. La collaborazione del Vaticano era fondamentale per chiarire il caso di Emanuela Orlandi e, senza di essa, l’operazione di apertura della tomba non sarebbe stata una procedura tipica della Procura della Repubblica.
Incontro con Alessandrini e Giani
Capaldo ha raccontato un incontro avvenuto nel 2012 con il capo della Gendarmeria Domenico Giani e il suo vice Costanzo Alessandrini. Questi ufficiali erano inviati da padre Georg Gänswein, segretario di Benedetto XVI all’epoca, e dalla Segreteria di Stato. All’incontro ha partecipato anche la dottoressa Simona Maisto, co-titolare dell’indagine, deceduta nel 2022.
Accordi con il Vaticano
Capaldo ha illustrato come Giani e Alessandrini abbiano visitato la Procura all’inizio del 2021, su incarico di padre Georg, richiedendo l’apertura della tomba di De Pedis. Il Vaticano riteneva cruciale che l’apertura fosse gestita dalla Procura di Roma, con l’idea di verificare se la salma di Orlandi fosse sepolta insieme a quella di De Pedis, ipotesi giudicata poco probabile.
Collaborazione e Responsabilità
Il Vaticano non voleva assumersi la responsabilità del trasferimento della tomba, auspicando che tale azione segnasse l’inizio di una stretta collaborazione. Giani aveva accettato questa proposta, ma non ci furono ulteriori sviluppi fino alla nomina del nuovo procuratore Pignatone.
Opinioni di Capaldo sul Caso Orlandi
Capaldo ha manifestato il suo scetticismo riguardo alla teoria di un intrigo internazionale dietro la scomparsa di Emanuela Orlandi, contrariamente alla posizione del Vaticano. “Sono convinto che non siamo di fronte a un ricatto internazionale”, ha dichiarato. Pur considerando che il sequestro potesse avere una funzione di ricatto, esclude con decisione che fosse orchestrato a livello internazionale, giudicando inappropriato l’uso di una ragazzina per tali fini.