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Attualità

Sneaker in edizione limitata da Mister Reseller, tra collezionismo e amore per lo sport

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Sneaker in edizione limitata da Mister Reseller, tra collezionismo e amore per lo sport

La giovane azienda ha già conquistato oltre 20.000 clienti italiani e internazionali, grazie a uno spiccato senso di vicinanza con la sottocultura dei collezionisti di sneakers. A rendere Mister Reseller un punto di riferimento è proprio la passione condivisa: da un lato i collezionisti e gli appassionati, dall’altro il fondatore del sito e il suo team che si occupano quotidianamente di ricerca nel mondo dello sportswear. Così sia nelle sedi fisiche che online il negozio propone i modelli più iconici della storia della moda urban e le nuove edizioni limitate, collezioni speciali realizzate in collaborazione con designer e celebrities o modelli che celebrano un momento particolare nella storia dello sport.

Come le Olimpiadi di Parigi 2024, che prima ancora di iniziare hanno fatto parlare di sé anche per le innovazioni nel campo dell’equipaggiamento e degli accessori per gli atleti. Tra scarpe dalle performance straordinarie e modelli spray-on, le sneakers sono tornate protagoniste dei titoli di giornale e delle ricerche sul web, allargando il potenziale mercato di collezionisti a cui Mister Reseller si rivolge. Fondata nel 2020 da Marco Chiarenza per soddisfare la sete inestinguibile dei veri Sneakerheads, l’azienda è già pronta a mostrare ai suoi clienti le ultime novità.

All’intuito e alla passione del fondatore si accompagna un’intelligente campagna di marketing digitale che ha portato l’e-commerce www.mistereseller.com in cima alle pagine dei risultati sui motori di ricerca. La visibilità online, insieme al passaparola degli appassionati, ha permesso un aumento di fatturato del 1212% dalla nascita dello shop online. Oggi, anche grazie alla presenza di due punti vendita fisici aperti a Senigallia nel 2022 e a Cattolica nel 2023, Mister Reseller raggiunge i collezionisti sul territorio nazionale e oltre con una vasta selezione di Nike, Air Jordan, Adidas, Yeezy, New Balance, Ugg, Salomon, Asics, Converse, Supreme in edizione limitata.

Gli appassionati di sneakers, che si riconoscono in un gusto raffinato ed esclusivo per le sneakers in edizione limitata, trovano da Mister Reseller modelli storici e capsule collection appena arrivate sul mercato. Per questo, grazie al passaparola online, al lavoro di ottimizzazione del sito e di brand reputation, e alla condivisione di indirizzi e modelli sui social, i collezionisti sanno di potersi rivolgere al brand anche per le novità di questa annata sportiva. I grandi eventi come gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Parigi sono il catalizzatore per la nascita di nuovi fan delle scarpe da ginnastica da collezione e per la ricerca di nuovi modelli celebrativi.

L’e-commerce è considerato un rivenditore di fiducia per le sneakers in edizione limitata anche grazie alla cura e all’attenzione con cui gli accessori vengono trattati, come veri gioielli per gli appassionati di sportswear. La ricerca online del modello preferito è facile e intuitiva, con schede prodotto esaustivi e interessanti articoli di approfondimento. Una volta individuato il paio di scarpe perfetto, poi, basta ordinarlo per riceverlo direttamente a casa. La maggior parte delle spedizioni avviene in 48 ore e comprende garanzie e certificati di autenticità per rendere ancora più preziose le collezioni degli acquirenti.

Cronaca

Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

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Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

Cicalone è tornato a colpire, e i rosiconi da tastiera possono solo mordersi le mani! Il noto youtuber, che da anni gira le periferie più dimenticate d’Italia per mostrare al mondo quello che nessuno vuole vedere, sta facendo impazzire chi lo critica stando comodamente seduto sul divano. Con i suoi video crudi e senza filtri, Cicalone porta alla luce volti, storie e persone che per troppi sono invisibili: ragazzi sfruttati, usati come pedine da chi vuole fare la morale o raccattare qualche like, ma che in realtà non ha mai messo piede in quei posti. E allora ben vengano personaggi come lui, che hanno il coraggio di accendere i riflettori su un’Italia che fa paura, ma che esiste eccome.

Cicalone dà voce agli invisibili: e i rosiconi rosicano

Cicalone non fa video per fare il figo o per raccattare visualizzazioni facili. Lui va dove gli altri non osano: nelle periferie abbandonate, tra palazzoni fatiscenti e strade che sembrano uscite da un film distopico. Qui incontra persone che la società ha dimenticato: giovani in preda all’alcol o a sostanze, spesso sfruttati da chi li usa per i propri scopi – che sia per fare propaganda politica o per sentirsi “impegnati” senza muovere un dito. Cicalone non giudica, non fa la morale: mostra e basta. E questo dà fastidio a chi preferirebbe tenere tutto sotto il tappeto. “Sta spettacolarizzando il degrado!”, strillano i rosiconi sui social. Ma la verità è che Cicalone sta facendo quello che loro non hanno il coraggio di fare: dare un volto e una voce a chi non ce l’ha.

Altro che chiacchiere: Cicalone rischia la pelle

Parlare è facile, ma provateci voi a stare faccia a faccia con questi ragazzi! Cicalone non gira con una scorta, non ha uno staff che lo protegge: va da solo, con la sua telecamera, in posti dove un litigio banale può trasformarsi in una tragedia. Ragazzi strafatti di alcol o sostanze, che in un attimo di rabbia possono diventare pericolosi, anche per motivi stupidi. “Vorrei vedere i più ardimentosi dei rosiconi qui, a fare i fenomeni davanti a un tizio che ti fissa con un coltello in mano”, si legge in uno dei commenti dei suoi fan. E come dargli torto? Cicalone rischia la pelle per mostrare una realtà che fa comodo ignorare, mentre i criticoni se ne stanno al sicuro, a pontificare dal loro salotto con l’aria condizionata.

Sfruttati e dimenticati: Cicalone accende i riflettori

Il vero scandalo non è Cicalone, ma quello che mostra. In queste periferie, le persone non sono solo invisibili: sono sfruttate. Vengono usate come simboli da chi vuole fare la vittima o da chi cerca di raccattare consensi, senza mai fare nulla di concreto per aiutarle. Cicalone, invece, non promette soluzioni miracolose: il suo obiettivo è semplice ma potente: portare attenzione su un fenomeno che tutti fingono di non vedere. E ci riesce alla grande, con video che fanno milioni di visualizzazioni e che costringono anche i più distratti a fermarsi e guardare. Ogni volto, ogni storia che racconta è un pugno nello stomaco, ma è un pugno necessario. Perché se non ci fosse lui, chi parlerebbe di questi ragazzi?

Cicalone, un eroe moderno: i rosiconi si arrangino

Mentre i rosiconi continuano a blaterare, Cicalone va avanti per la sua strada, e meno male! Non si piega alle critiche di chi lo accusa di “sensazionalismo” o di “mettere in pericolo” le persone che filma. La verità è che lui sta facendo un lavoro che nessuno ha il coraggio di fare, e lo fa con una sincerità che spiazza. I rosiconi possono continuare a rosicare, ma Cicalone non si ferma: continuerà a girare per le periferie, a mostrare l’Italia che fa paura, a dare voce a chi non ce l’ha. E se questo vi dà fastidio, cari criticoni, alzatevi dal divano e andate a fare qualcosa di utile, invece di sparare sentenze. Cicalone è un eroe moderno, e voi siete solo invidiosi. Punto.

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Attualità

Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

Immaginate se il gesto fatto da Romano Prodi, azione abbastanza ignobile, di tirare i capelli a una giornalista, la quale ha tutto il diritto di fare una domanda lecita, fosse accaduto a un esponente del centrodestra.

Immaginiamo se, al posto del “Mortadella”, presidente del consiglio che ci ha affossato con l’entrata nell’Euro, oltre alle svariate privatizzazione che hanno impoverito l’Italia, al suo posto ci fossero stati il presidente del Senato Ignazio La Russa, oppure quello della camera Lorenzo Fontana, o ancora Fabio Rampelli.

Cosa sarebbe accaduto, mediaticamente parlando, se qualche esponente della destra, avesse tirato i capelli a una giornalista? Facile e anche troppo scontato: tutti i giornali del mainstream vicini all’aria progressista, avrebbero fatto dei titoli e delle considerazioni molto più severe, appellandosi al maschilismo, all’urgente bisogno di sconfiggere il patriarcato, al fatto che la violenza fascista è sempre dietro l’angolo ecc…

La mancanza di rispetto per i giornalisti non ha colore, e invece tutto tace nelle redazioni della Repubblica e al TG3.

E allora ci viene da dire dove sta il giornalismo, dove sta la libertà? La verità è che ognuno tira l’acqua al suo mulino, omettendo spesso la verità fattuale.

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