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Chiusura di Via del Mare e Via Ostiense: Traffico in Tilt tra Roma e Ostia

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Chiusura di Via del Mare e Via Ostiense: Traffico in Tilt tra Roma e Ostia

Cause della Chiusura di Via del Mare e Via Ostiense

Dalla giornata di ieri, Via del Mare e Via Ostiense sono state chiuse al traffico in entrambe le direzioni a causa della caduta di un imponente pino. I tecnici comunali sono attualmente all’opera per valutare la stabilità degli alberi circostanti. Questo incidente ha provocato un isolamento di Ostia dalla capitale, creando gravi disagi alla circolazione con automobilisti alla ricerca di percorsi alternativi.

L’Incidente di Ferragosto

Nel pomeriggio del 15 agosto, un pino di grandi dimensioni è crollato su Via del Mare e Via Ostiense, precisamente al chilometro 25,5, nei pressi di Cineland. In questo punto le due strade, che normalmente corrono parallele, si congiungono per dirigersi verso il centro di Ostia. Il crollo è avvenuto poco dopo l’ora di pranzo, in un momento di traffico intenso dovuto alle festività di Ferragosto. Fortunatamente, non ci sono stati feriti.

Ripercussioni sul Traffico

Dopo la rimozione dell’albero, il tratto stradale è stata chiuso per ulteriori verifiche. Questo ha causato inevitabili ripercussioni sul traffico. Il litorale è rimasto parzialmente isolato dalla città, provocando disorientamento tra gli automobilisti in cerca di percorsi alternativi. I vigili del X Gruppo Mare hanno transennato entrambe le direzioni di Via del Mare tra Via Guido Calza e Viale Vasco De Gama, e Via Ostiense tra Via Lucio Lepidio e Via della Stazione di Ostia Antica.

Scarsa Manutenzione sotto Accusa

Nonostante l’assenza di vento forte o maltempo, si ipotizza che il crollo dell’albero sia stato causato da una scarsa manutenzione. Di conseguenza, i tecnici del comune hanno deciso di esaminare lo stato di tutti gli alberi presenti nelle vicinanze del pino caduto, situati paralleli alla carreggiata. Questo tratto di strada è tristemente famoso per un incidente avvenuto sei anni fa, quando la 26enne Elena Aubry morì in sella alla sua moto. In seguito a quell’incidente, diversi tecnici e funzionari sono stati portati in tribunale, con una condanna già emessa. I giudici hanno attribuito la responsabilità della morte alla mancata manutenzione della strada.

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Tragedia a Doganella: un agricoltore di 31 anni colpito da un trattore, salvato dall’elicottero di emergenza

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Tragedia a Doganella: un agricoltore di 31 anni colpito da un trattore, salvato dall’elicottero di emergenza

Un trentunenne, proprietario di un’azienda agricola a Doganella, nella provincia di Latina, non è in pericolo di vita dopo essere stato investito dal suo stesso trattore. L’incidente è avvenuto nei giorni scorsi, e l’uomo è stato rapidamente soccorso grazie all’intervento di un’eliambulanza.

Incidente sul lavoro a Cisterna di Latina

Un episodio serio è accaduto nel Comune di Cisterna di Latina, dove un giovane agricoltore ha riportato ferite significative mentre lavorava la terra. Nonostante le gravi conseguenze dell’incidente avvenuto martedì 10 settembre, fortunatamente, le sue condizioni non destano preoccupazione per la vita.

Dettagli dell’incidente

Dalle informazioni raccolte, si apprende che l’agricoltore era impegnato con il suo trattore quando ha dovuto scendere per ragioni di lavoro. Al momento di risalire, inavvertitamente ha messo in moto la retromarcia, entrando in contatto con il mezzo che gli è passato sopra. L’impatto ha provocato gravi lesioni agli arti inferiori, richiedendo un intervento medico immediato.

La richiesta di soccorso è giunta attraverso il Numero Unico delle Emergenze, al quale hanno fatto seguito i mezzi del Soccorso. Un’eliambulanza è atterrata direttamente sul campo per prestare aiuto. Dopo le prime cure, il giovane è stato trasportato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove il personale sanitario ha provveduto a trattare le ferite e i traumi subiti. Attualmente, si segnala che l’uomo si sta riprendendo e non è in pericolo di vita.

Indagini sulla sicurezza e le cause

Successivamente all’incidente, la Polizia di Stato del Commissariato locale ha effettuato sopralluoghi. Inoltre, sono intervenuti anche i tecnici dello Spresal, con l’obiettivo di accertare possibili violazioni delle normative di sicurezza sul lavoro. Questi accertamenti sono standard per quanto riguarda gli incidenti su lavoro e contribuiranno a fare luce sulla dinamica dell’evento.

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Desyreé Amato: La Straordinaria Resilienza di chi ha Sfidato il Male – “L’Ex che ha Rovinato la Mia Vita”

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Desyreé Amato: La Straordinaria Resilienza di chi ha Sfidato il Male – “L’Ex che ha Rovinato la Mia Vita”

Tragico femminicidio a Cisterna di Latina

Desyreé Amato, una giovane donna di 22 anni, chiede giustizia per la madre e la sorella, assassinati il 13 febbraio dal suo ex compagno Christian Sodano. Per la prima volta, ha deciso di condividere la sua drammatica esperienza con Fanpage.it, raccontando come quest’evento abbia stravolto la sua vita.

La Dinamica dell’Incidente

“Christian possedeva una mente malvagia; ha tolto la vita a mia madre e a mia sorella, lasciandomi con questo fardello”, afferma Desyreé, ricordando il tragico giorno in cui è riuscita a scampare a un agguato. Era il 13 febbraio 2024. Desyreé si trovava nella propria abitazione a Cisterna di Latina, mentre stava tentando di interrompere la relazione con il giovane finanziere Christian Sodano. In un momento di furia, lui ha lasciato l’appartamento per procurarsi un’arma. Tornato all’interno, al suono delle grida di Desyreé, sua madre e sua sorella (Nicoletta e Renèe) sono accorse in aiuto. Tuttavia, Sodano ha aperto il fuoco, uccidendo le due donne. Desyreé, in un atto disperato, è riuscita a fuggire tra i campi per mettersi in salvo e chiedere aiuto.

Affrontare la Perdita

Oggi Desyreé, pur mantenendo l’anonimato, decide di rompere il silenzio. “Non voglio essere riconosciuta per strada. Sto cercando di ricostruire la mia vita, ormai in frantumi”, confida, circondata dall’affetto del nonno Giovanni e della zia Mariapia, sorella di Nicoletta. Questa giovane donna ha dovuto affrontare una perdita inimmaginabile: la morte della madre e della sorella per mano dell’ex fidanzato. “La prima vittima è stata mia sorella, una ragazza innocente che non aveva nulla a che fare con questa storia”, si sfoga Desyreé, rievocando il dolore per la perdita di Renèe. “Volevo lasciarlo perché sapevo che non mi faceva stare bene, ma non avrei mai immaginato che potesse arrivare a tanto”, aggiunge, esprimendo il rammarico per non aver ascoltato il suo istinto prima del tragico evento.

Il Processo in Corso

Recentemente, si sono concluse le indagini preliminari e il pubblico ministero Valerio De Luca ha richiesto un giudizio immediato per Christian Sodano. Il processo si svolgerà presso la Corte d’Assise del tribunale di Latina, previsto per novembre. “Non deve più avere la possibilità di tornare in libertà”, insiste Desyreé, supportata dalla zia Mariapia, “per lui sarebbe come interrompere la vita, proprio come ha fatto con mia madre e mia sorella”.

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