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Scossa di Terremoto a Pietrapaola Avvertita sino a Brindisi e Matera

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Scossa di Terremoto a Pietrapaola Avvertita sino a Brindisi e Matera

Terremoto di Magnitudo 5 Colpisce la Provincia di Cosenza

La sera di giovedì 1 agosto alle 21.43, una potente scossa di terremoto è stata registrata nel Cosentino, con epicentro situato a 3 chilometri da Pietrapaola. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha rilevato una magnitudo di 5 gradi sulla scala Richter. L’intensità e la durata della scossa hanno generato momenti di panico in vari comuni, con numerose persone che si sono riversate in strada.

Foto Ingv

Epicentro e Profondità del Sisma

L’epicentro della scossa è stato localizzato a 3 chilometri a ovest di Pietrapaola, a una profondità di 21 km. L’INGV ha confermato che il terremoto ha raggiunto i 5 gradi di magnitudo sulla scala Richter.

Zone Interessate e Reazioni della Popolazione

Il terremoto è stato chiaramente percepito dalla popolazione, con segnalazioni che sono giunte da Brindisi e Matera, oltre che dalle province di Lecce, Crotone, Reggio Calabria, Andria, Taranto, nonché dalla Sicilia e dalla Puglia. L’intensità del sisma e la durata percepita, stimata tra i 5 e 6 minuti, hanno spinto molte persone a lasciare le proprie abitazioni, timorose di ulteriori scosse.

Verifiche sui Danni e Interventi delle Autorità

Al momento, non si segnalano danni, come confermato dai Vigili del Fuoco in un post su X: “Nessuna segnalazione di danni né richieste di soccorso pervenute alle sale operative dei Vigili del Fuoco. In corso verifiche”. Le operazioni di controllo sono coordinate dalla direzione regionale di Catanzaro. La Protezione Civile ha già avviato i controlli coordinandosi con i sindaci dei comuni interessati.

Reazioni delle Autorità Locali

Le autorità locali hanno espresso preoccupazione ma anche rassicurazioni. Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ha detto: “La Protezione Civile regionale, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, si è immediatamente messa in moto, e in questi minuti sta verificando eventuali danni”. Anche il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha confermato che la scossa è stata meno forte in città rispetto ad altre zone, senza situazioni allarmanti.

Aggiornamenti in Corso

Le autorità continuano a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti. Continuate a seguire le notizie per ulteriori sviluppi.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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