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Cronaca

A Ostia il mare inghiotte 20 metri di costa: un’erosione che fa parlare!

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A Ostia il mare inghiotte 20 metri di costa: un’erosione che fa parlare!

Grave Erosione della Spiaggia di Ostia

Negli ultimi tempi, la spiaggia di Ostia ha subito un significativo arretramento, con la scomparsa di almeno venti metri di arenile a causa delle violente mareggiate che hanno colpito la costa della Capitale. In particolare, l’area di Focene ha registrato una riduzione di circa cinquanta metri, con conseguenti danni importanti. Nonostante gli sforzi del Comune di Fiumicino per implementare opere di difesa, l’erosione continua a rappresentare una minaccia seria. Il mare ha anche provocato la distruzione di strutture locali, come il chiosco dello Shilling e ha avuto un impatto negativo su alcune cabine dei stabilimenti balneari, raggiungendo persino la zona della terrazza del ristorante Sporting Beach, con rischi evidenti per la piscina del Kursaal.

Stabilimenti Balneari in Crisi

La situazione degli stabilimenti balneari sulla costa di Levante è particolarmente allarmante. Massimo Muzzarelli, presidente di Federbalneari Roma, sottolinea che senza un intervento di ripascimento, questi stabilimenti rischiano di non sopravvivere. «L’erosione continua a minacciare la costa e la bellezza del belvedere di piazzale Colombo, sede della fontana dello Zodiaco – avverte Muzzarelli. Questa mareggiata è solo l’inizio delle problematiche che ci attendono; la vera sfida sarà affrontare l’autunno e l’inverno». Per affrontare questa crisi, i balneari intendono aprire un dialogo con l’amministrazione regionale per trovare soluzioni temporanee. Anche i chioschi “Baraonda” e “40° all’ombra” a Focene hanno subito gravi danni, con “Baraonda” ora ridotto a una palafitta a causa delle mareggiate.

Pericolo Erosione per le Abitazioni Locali

Il fenomeno dell’erosione non minaccia solo le attività commerciali, ma si sta avvicinando a molte abitazioni situate dietro la spiaggia attrezzata. Gli interventi di emergenza, come la posa di new jersey, sembrano non dare i risultati sperati. Al chiosco “40° all’ombra”, una parte della passerella è stata inghiottita e davanti alla veranda si è formato un gradino di sabbia, portando via circa 20 metri di spiaggia. Toni Quaranta, proprietario del chiosco, afferma: «Le opere temporanee sembrano non funzionare; la scogliera recentemente costruita davanti alle dune di Macchia Grande ha già mostrato segni di sprofondamento». Nel frattempo, a Fiumicino, un catamarano sudafricano, il “Bengithi”, è stato spinto sulla spiaggia dal forte vento. I tre occupanti inglesi, costretti a ormeggiare a causa di guasti ai motori, hanno visto la loro imbarcazione arenarsi, causando danni alla chiglia.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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