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A partire dal 2025, il prezzo del biglietto Atac salirà a 2 euro, mentre l’abbonamento annuale costerà meno.

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A partire dal 2025, il prezzo del biglietto Atac salirà a 2 euro, mentre l’abbonamento annuale costerà meno.

La richiesta in una lettera dal Campidoglio alla Regione Lazio. A Atac servono 22 milioni di euro in più all’anno, senza pesare sulle casse del comune di Roma. Da Gualtieri una strategia per non far pagare gli aumenti alle fasce più deboli della popolazione.

Il biglietto per il trasporto pubblico a Roma, dopo anni di rinvii e tira e molla, aumenterà a 2 euro a partire dal 2025 anno del Giubileo. È lo stesso Campidoglio a chiedere in una lettera indirizzata alla Regione Lazio di rivedere la tariffa, con l’obiettivo di aumentare la dotazione ordinaria di Atac e poter garantire così gli obiettivi indicati nel contratto di servizio. Nella missiva pubblicata oggi dal quotidiano il Messaggero, indirizzata dal sindaco Roberto Gualtieri al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, non manca la denuncia dei trasferimenti insufficienti da parte dello Stato alla Capitale:

“Roma Capitale nel corso degli anni si è trovata a dover sostenere con risorse proprie gran parte dei costi per la gestione del servizio di trasporto pubblico sul proprio territorio, potendo contare su una dotazione di risorse provenienti dalla Regione Lazio, e non direttamente dal Fondo Nazionale Trasporti, del tutto insufficiente, se parametrate all’ampiezza del territorio della Capitale e all’alta densità di popolazione residente cui si deve sommare il gran numero di turisti che ogni anno visitano la città”

Il Campidoglio è a caccia di almeno 22 milioni di euro, che verrebbero garantiti almeno in parte dall’aumento del costo del biglietto, senza dover pesare sulle casse del comune. Così, previsioni alla mano “Si chiede, pertanto, nell’attesa di procedere all’adeguamento delle risorse per i servizi di TPL di Roma Capitale in misura proporzionale all’incremento del Fondo Nazionale destinato alla Regione Lazio, di approvare una revisione tariffaria come quello sintetizzato nella tabella“.

Atac: agevolazioni rimarranno, abbonamento annuale scende di prezzo

Nella volontà dell’amministrazione c’è di non far pesare l’aumento sulle fasce di popolazione più deboli. Sono finora 166.000 i cittadini e le cittadine (over 70 e under 19, disoccupati e con un reddito Isee inferiore a 15.000 euro), che usufruiscono delle agevolazioni tariffarie, per loro le cose non cambieranno. Inoltre l’idea è quella di ridurre invece che aumentare l’abbonamento annuale: una strategia per garantire l’accesso al servizio pubblico a chi ne fa un uso quotidiano, ma soprattutto per redistribuire il peso dell’aumento sui non residenti in città.

L’aumento del ticket Atac dopo vent’anni

Un aumento quello del biglietto a 2 euro, fisiologico dopo quasi vent’anni e che allinea Roma alle altre grandi città italiane, con la differenza che il servizio nella capitale è decisamente meno efficiente che altrove tra guasti, corse saltate e una città che si fatica a ricucire con il trasporto su gomma. Da quanto ha spiegato l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè non è detto che non si arrivi così ad ulteriori correttivi, con tariffari diversi un domani per turisti e residenti, come accade già a Venezia.

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Derby Lazio-Roma: scontri tra tifosi fuori dall’Olimpico, lancio di oggetti contro la polizia

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Derby Lazio-Roma: scontri tra tifosi fuori dall’Olimpico, lancio di oggetti contro la polizia

Una serata incandescente a Roma: scontri tra tifosi prima del derby Lazio-Roma. Fuori dall’Olimpico, i supporter si sono fronteggiati con "il lancio di oggetti contro la polizia". Le tensioni si sono infiammate, mostrando ancora una volta come lo sport possa diventare terreno di scontro politico. #Roma #Derby #Scontri #Politica

Durante il tanto atteso derby tra Lazio e Roma, la tensione è esplosa fuori dallo stadio Olimpico. I tifosi delle due squadre, mai realmente amichevoli, hanno trasformato la serata in un campo di battaglia urbano. Il lancio di oggetti contro la polizia ha segnato uno dei momenti più critici della serata, dimostrando come il calcio, in Italia, sia spesso più di un semplice gioco.

Scontri fuori dall’Olimpico

I disordini sono iniziati quando gruppi di tifosi, armati di bottiglie, pietre e altro, hanno deciso di sfidare non solo i rivali sportivi ma anche le forze dell’ordine. La polizia, già pronta per gestire le consuete tensioni di un derby, si è trovata a fronteggiare una situazione di vera e propria guerriglia urbana. Le immagini dei tafferugli hanno rapidamente fatto il giro del web, mostrando un paese dove il calcio è ancora una metafora della divisione sociale e politica.

La risposta delle autorità

Le autorità hanno prontamente risposto con cariche di alleggerimento e l’uso di lacrimogeni per disperdere la folla. Nonostante gli sforzi, la situazione è rimasta tesa per buona parte della serata, con alcuni agenti leggermente feriti e diversi tifosi fermati. La questione solleva inevitabilmente un dibattito sulla gestione della sicurezza durante eventi sportivi di massa e sul ruolo che il calcio gioca nella società italiana.

Sport e Politica: un binomio inevitabile

Il calcio in Italia non è solo un gioco, ma un riflesso delle dinamiche sociali e politiche. Gli scontri di ieri sera non sono solo una questione di rivalità sportiva, ma anche di identità e appartenenza politica. La frase il lancio di oggetti contro la polizia diventa, in questo contesto, un simbolo di una frustrazione più profonda, che va oltre il semplice risultato di una partita.

Le immagini e i video degli scontri, diffusi rapidamente sui social media, hanno mostrato ancora una volta come il calcio possa essere un terreno fertile per tensioni sociali, con i tifosi che spesso portano avanti battaglie che vanno oltre i confini del campo da gioco.

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Roma, uomo trova ladri in camera da letto: imbraccia il fucile e spara ai malviventi

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Roma, uomo trova ladri in camera da letto: imbraccia il fucile e spara ai malviventi

#Roma #Cronaca #Ladri Un cittadino romano trova dei ladri che rovistano nella sua camera da letto, prende il fucile e spara. L’incredibile vicenda ha scatenato un acceso dibattito sulla legittima difesa. Ecco i dettagli dell’accaduto.

Un cittadino di Roma ha vissuto momenti di puro terrore quando ha sorpreso dei ladri mentre rovistavano nella sua camera da letto. La risposta dell’uomo è stata immediata: ha imbracciato il fucile e sparato contro i malviventi. L’episodio, che ricorda sempre più una scena da film western, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni sulla legittima difesa.

L’incidente è avvenuto in un contesto di crescente insicurezza percepita dai cittadini, che si sentono sempre meno protetti dalle forze dell’ordine. La reazione dell’uomo è stata definita da alcuni come un atto di legittima difesa, mentre altri criticano la violenza della risposta. La questione è stata ulteriormente alimentata da commenti come quello di un vicino che ha dichiarato: "Meglio un ladro morto che un cittadino derubato", commento che, seppur politicamente scorretto, riflette un sentimento diffuso di frustrazione e paura.

Le autorità stanno indagando sull’accaduto per capire se ci siano gli estremi per l’applicazione della legittima difesa o se si sia trattato di un eccesso di difesa. Intanto, il dibattito pubblico continua a infiammare i social, con opinioni che vanno da chi sostiene che "la giustizia deve fare il suo corso" a chi pensa che "la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto".

L’episodio solleva questioni importanti su come la società e le leggi debbano bilanciare il diritto alla sicurezza personale con la prevenzione della giustizia fai-da-te.

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