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Parla il marito della sorella sopravvissuta al terribile Incidente a Nettuno “Ora sta meglio, il dolore è incolmabile”
Un dolore grandissimo”. Queste sono le parole del marito della donna sopravvissuta all’incidente di Nettuno, che nella tragedia ha perso la sorella gemella e il figlio di 5 anni.
Come sta la sorella rimasta ferita
Si è svegliata dopo ore la donna che si trovava alla guida della Kia Sportage rimasta coinvolta nell’incidente di mercoledì a Nettuno. La sua prima preoccupazione è stata per la sorella gemella Sabrina, anche lei incinta al settimo mese, e per suo figlio, un bambino di appena 5 anni. Purtroppo, per loro non c’è stato niente da fare: sono stati estratti dalle lamiere dell’automobile già privi di vita.
Nel frattempo, come ha informato il marito a il Messaggero, la donna è in ripresa. “Ha riportato una piccola frattura nella parte anteriore del bacino e dovrà rimanere in osservazione al San Camillo per qualche tempo. Poi potrà essere dimessa”. Anche la bambina che la donna portava in grembo sta bene e verrà monitorata costantemente. La nascita è prevista per novembre. “Dobbiamo ringraziare gli operatori sanitari intervenuti quella sera, quelli di Anzio e quelli del San Camillo”, ha aggiunto Alessandro Bernardi.
Sabrina Spallotta morta nell’incidente a Nettuno
A perdere la vita, quella sera, erano il figlio della coppia e la sorella della donna rimasta ferita. Le due gemelle erano inseparabili, facevano tutto insieme e erano felicissime di essere incinte nello stesso periodo. Sabrina, che era incinta di sette mesi, ha lasciato un vuoto immenso. “Mio cognato è distrutto – continua Bernardi – Ha perso la compagna e un figlio tanto atteso che stava arrivando. Stavano insieme da venti anni ed era il coronamento di un sogno”.
L’incidente è avvenuto mercoledì scorso, all’incrocio fra via della Pineta e via Cervicione. L’automobile su cui viaggiavano le due gemelle incinte e il figlio della sorella rimasta ferita, una Kia Sportage, stava percorrendo la strada quando, contromano, è arrivata la Mini Cooper guidata da un uomo di 45 anni che non avrebbe rispettato la precedenza e non avrebbe accennato a rallentare. Lo schianto è stato violentissimo. La Kia, fuori controllo, ha terminato la sua corsa contro un muro che percorre la strada.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno estratto i corpi di zia e nipote dalle lamiere, già senza vita. Per la sorella sopravvissuta, ma gravissima, sono scattati i soccorsi prima da parte degli operatori dell’ospedale di Anzio, poi del San Camillo. Ricoverato in gravi condizioni anche il quarantacinquenne alla guida della Mini Cooper.
Una volta sul posto, i carabinieri si sono occupati dei rilievi del caso: la procura ha aperto le indagini per omicidio stradale. “Se, come ricostruito dai carabinieri, è vero che stava guidando contromano, deve prendersi le sue responsabilità. Vogliamo sapere, piuttosto, se guidasse sotto l’effetto di alcool o droghe”, ha aggiunto Bernardi.
L’uomo, M.P., è già stato sottoposto ai test per verificare le condizioni, ma i risultati ancora non sono trapelati. Qualora accertassero il suo stato alterato da alcool o sostanze stupefacenti, la sua posizione si aggraverebbe: l’ipotesi è quella di omicidio stradale plurimo.