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Aggrediscono un giovane per sottrargli la collana, poi colpiscono un uomo con un martello: arrestati due ragazzi

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Aggrediscono un giovane per sottrargli la collana, poi colpiscono un uomo con un martello: arrestati due ragazzi

Due ragazzi sono stati arrestati e un terzo denunciato con le accuse di rapina, lesioni aggravate, porto abusivo di strumenti atti a offendere.

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Hanno strappato una collanina d’oro dal collo di un ragazzo e preso a martellate un uomo in testa per una discussione banale. Due ragazzi di 22 e 25 anni sono stati arrestati con l’accusa di rapina dai carabinieri di Terracina mentre un terzo giovane è stato denunciato: aveva nascosto nella sua abitazione la collana e il martello usato poco prima nell’aggressione. Il brutale episodio è avvenuto la scorsa notte a Terracina. I due ragazzi arrestati hanno notato un giovane camminare da solo in strada: aveva una catenina d’oro al collo e hanno deciso di portargliela via. Si sono avvicinati, lo hanno minacciato, picchiato prendendolo a pugni in faccia e alla fine gli hanno strappato la catenina dal collo. L’aggressione è avvenuta verso le 3 di notte, quando in strada non c’era nessuno che potesse aiutare la giovane vittima, che ha poi lanciato l’allarme chiamando i carabinieri.

Dettagli dell’aggressione

Dopo aver aggredito il ragazzo, i due giovani rapinatori hanno preso a martellate un uomo che si trovava con la moglie. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, avrebbero avuto un diverbio per futili motivi, cosa che però ha scatenato la loro ira. Hanno quindi preso un martello da sotto il sedile dell’auto e gliel’hanno dato in testa, ferendolo fortunatamente non in modo grave. I carabinieri sono riusciti a rintracciare i due responsabili dell’aggressione poco dopo quest’ultimo episodio, mentre erano in auto con un terzo amico.

Intervento delle forze dell’ordine

I carabinieri hanno intercettato i due sulla Pontina. Si trovavano all’esterno di un bar in macchina di un amico, quando i militari si sono avvicinati per procedere al controllo. Le loro abitazioni e le rispettive auto sono state perquisite: nell’appartamento del terzo giovane sono stati trovati il martello e la catenina d’oro appartenente al giovane rapinato poche ore prima. I due rapinatori sono stati arrestati, ora si trovano ai domiciliari. Tutti e tre i ragazzi hanno ricevuto Daspo e foglio di via. Le accuse, per tutti e tre, sono di rapina, lesioni aggravate, porto abusivo di strumenti atti a offendere.

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

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Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!

In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?

L’occupazione che ha fatto scalpore

Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.

Reazioni e impatti immediati

Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.

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