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Autista fermato: il controverso tatuaggio blasfemo che ha scatenato polemiche a bordo del bus!

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Autista fermato: il controverso tatuaggio blasfemo che ha scatenato polemiche a bordo del bus!

Un tatuaggio controverso sfida la tolleranza pubblica: un autista di autobus a Roma è finito al centro di una polemica dopo che un passeggero ha catturato un’immagine del suo tatuaggio blasfemo. La reazione non si è fatta attendere.

Scoppia la polemica sul tatuaggio dell’autista

Durante una calda giornata romana, un autista della flotta Atac si è trovato al volante di un autobus indossando una maglietta a maniche corte. Quel che ha attirato l’attenzione, però, è stato un particolare sul suo braccio: un tatuaggio con la frase irriverente “Al p**co Dio non c’è mai fine”. Questo elemento provocatorio non è sfuggito ai passeggeri, alcuni dei quali hanno deciso di immortalare il momento e di postare l’immagine sui social network, dando così avvio a una rapida diffusione virale.

Intervento dell’azienda di trasporto

Quando la foto è arrivata ai dirigenti di Atac, l’azienda si è mobilitata per affrontare la situazione. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il personale personale fotografato non era un dipendente diretto di Atac, bensì un conducente di una compagnia privata sub-affidataria. In seguito alla diffusione dell’immagine, l’azienda ha richiesto una sostituzione del conducente, rendendo chiara la propria posizione contro tali pratiche.

Le reazioni sui social

Sotto l’immagine del tatuaggio, gli utenti del web hanno espresso opinioni contrastanti. Alcuni si sono sentiti offesi dall’espressione blasfema, mentre altri hanno colto l’occasione per fare ironia, con battute che facevano riferimento al prossimo Giubileo e alla capacità di Roma di accogliere i pellegrini. La situazione è degenerata al punto che la pagina Instagram che ha pubblicato la foto si è vista costretta a disabilitare i commenti, cercando di contenere il caos causato dalle reazioni degli utenti.

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Incidente tra auto e volante della polizia durante inseguimento causa quattro feriti, due in condizioni gravi

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Incidente tra auto e volante della polizia durante inseguimento causa quattro feriti, due in condizioni gravi

Un incidente si è verificato oggi pomeriggio in via Achille Grandi a Monte Compatri, quando una volante della polizia ha colliso con un’auto con a bordo due persone che non si sono fermate all’alt. L’evento è accaduto intorno alle 16 e ha portato a quattro feriti: due agenti e i due occupanti dell’auto in fuga.

Ricostruzione dell’incidente

La vettura coinvolta, un’auto a noleggio, non si è fermata all’alt degli agenti in via Prenestina, dando inizio a un inseguimento che è terminato con lo scontro in via Achille Grandi. I due uomini alla guida, con precedenti penali, sono stati denunciati per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Nonostante le serietà delle ferite, non risultano in pericolo di vita.

Intervento dei soccorsi

Il forte impatto ha allarmato i passanti che hanno immediatamente allertato i soccorritori del 118, che sono giunti rapidamente sul luogo dell’incidente per prestare soccorso. I feriti sono stati trasportati in ospedale, e gli occupanti dell’auto fuggitiva saranno ascoltati dalle autorità non appena le loro condizioni lo permetteranno.

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Incendio al commissariato di Albano, 15 auto della polizia distrutte con probabile pista anarchica

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Incendio al commissariato di Albano, 15 auto della polizia distrutte con probabile pista anarchica

Un incendio doloso ha devastato quindici automobili della polizia di Stato ad Albano Laziale all’alba di oggi, lunedì 24 febbraio. All’interno del parcheggio del commissariato si trovavano dieci auto di servizio e cinque vetture private degli agenti. Due poliziotti, uno della stradale e uno del commissariato, hanno riportato intossicazioni da fumo e sono attualmente in ospedale per accertamenti.

Indagini in corso

Le indagini, affidate alla Digos della questura di Roma, indicano un’origine dolosa dell’incendio, con la pista anarco-insurrezionalista considerata la più promettente. Telecamere di sicurezza hanno ripreso una persona incappucciata che, dopo aver scavalcato il muro di cinta, ha appiccato il fuoco. Secondo quanto riferito dal segretario del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, “è abbastanza evidente che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista”.

Rischi per la sicurezza

Questo episodio si verifica a pochi giorni da un altro incendio simile, avvenuto presso il comando della Compagnia dei Carabinieri di Castel Gandolfo, che aveva già visto in pericolo la sicurezza delle forze dell’ordine. Anche in quell’occasione, una persona incappucciata era stata ripresa mentre tentava di appiccare un incendio.

Reazione delle autorità locali

Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha espresso “solidarietà e vicinanza agli agenti del commissariato locale” e ha confermato che “gli uffici comunali si sono attivati per quanto di nostra competenza”. A causa dell’incendio, la circolazione veicolare su via Appia e Borgo Garibaldi è stata temporaneamente chiusa, ma il traffico è stato successivamente riaperto in entrambi i sensi di marcia.

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