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Auto e portoni delle abitazioni inondati al Vaticano, le strade si trasformano in fiumi.

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Auto e portoni delle abitazioni inondati al Vaticano, le strade si trasformano in fiumi.

È Prati il quartiere maggiormente colpito dalla bomba d’acqua di oggi a Roma. Un nubifragio si è abbattuto sulla città, con rami ed alberi caduti. L’acqua è arrivata alle portiere delle auto e ai portoni delle case.

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Un’ondata di maltempo si è abbattuta su Roma, con una bomba d’acqua che poco prima dell’ora di pranzo si è riversata sulla città. Una pioggia intensa durata circa mezz’ora, che ha allagato le strade in diversi quadranti della Capitale, diventate come fiumi. Inevitabili i disagi alla circolazione dei veicoli, con traffico in tilt. Sono state decine in brevissimo tempo le chiamate arrivate al Numero Unico delle Emergenze 112 con la richiesta urgente d’intervento.

Fortunatamente da quanto si apprende non ci sono stati feriti. Diverse le pattuglie della polizia locale di Roma Capitale e dei vigili del fuoco impegnate per le strade della città per segnalazioni di rami o alberi caduti. Alcune abitazioni si sono allagate. “Ci ha piovuto in casa, nella camera da letto” ha detto una cittadina a Fanpage.it.

Area Vaticana e Prati: i quartieri più colpiti

Nella zona del Vaticano, l’acqua piovana ha invaso le strade e sommerso le macchine parcheggiate fino alle portiere e ha raggiunto i portoni delle abitazioni. Il quartiere maggiormente colpito dall’ondata di maltempo a Roma è Prati, con diverse richieste di intervento in via Angelo Emo, Piazza Prati degli Strozzi, via Giulio Cesare e via Anastasio II. Un albero è caduto in via di Santa Maria di Galeria, all’altezza via di Boccea e in via Valle Aurelia, altezza metropolitana. Sul posto insieme ai vigili del fuoco sono intervenute diverse pattuglie della Polizia Locale e personale del Servizio Giardini.

Interventi e operazioni di ripristino

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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