Cronaca
Caccia ai ladri: due malviventi colti sul fatto mentre depredano l’Istituto Tecnico Bottardi di attrezzature audio!

Furto in una Scuola di Roma: Arrestati Due Ladri
Un episodio inquietante si è registrato ieri sera a Roma, quando due individui sono stati arrestati mentre cercavano di rubare strumenti musicali da un istituto scolastico. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine è stato determinante per ristabilire la sicurezza dopo la segnalazione della preside.
Arrestati Due Sospetti
Il furto è culminato intorno alle 19:00 nella scuola tecnica “Livia Bottardi”, situata nel quartiere Collatino, in via Filiberto Petiti. Le forze di polizia, avvertite dalla dirigente scolastica, hanno bloccato i sospettati all’interno di un veicolo, dopo averli identificati attraverso un identikit che corrispondeva a quelli di autori di furti simili avvenuti in passato.
Le indagini svolte dal personale della scientifica hanno appurato che la porta d’ingresso della scuola era stata forzata. Inoltre, gli agenti hanno recuperato gli oggetti sottratti, un mixer e una cassa stereo, che sono stati prontamente riconsegnati all’istituto. I due ladri, un uomo egiziano di 40 anni e un ucraino di 20 anni, sono attualmente sotto sorveglianza per valutare il loro eventuale coinvolgimento in altre attività illecite.
Emergenza Furti nelle Scuole Romane
La situazione dei furti nelle scuole di Roma sta diventando sempre più critica, con un incremento di casi che ha allertato le autorità e le comunità locali. I Municipi 5 e 6 risultano particolarmente colpiti, con un allarmante numero di oltre quindici furti al mese. Questi atti non solo sottraggono beni preziosi, ma creano anche un clima di paura e insicurezza tra gli studenti e il personale scolastico.
Le forze dell’ordine si stanno impegnando a fondo per intensificare le operazioni di controllo e le indagini. Tuttavia, è necessario un approccio più coordinato e collaborativo tra istituzioni educative, autorità competenti e cittadini, affinché si possa fronteggiare questa preoccupante ondata di furti e vandalismi.
Cronaca
Colf incinta licenziata, processo per minacce alla vedova di un generale dell’esercito

Un drammatico racconto emerge dalla storia di una donna in cerca di stabilità dopo le devastazioni del terremoto di Amatrice. Dopo la distruzione della sua casa, il suo sogno di trovare un lavoro e una nuova sicurezza è stato trasformato in un incubo, con la minaccia di perdere nuovamente tutto.
La ricerca di stabilità
La protagonista ha passato un periodo difficile, cercando di ricostruire la propria vita dopo il sisma che ha colpito la sua abitazione. La speranza iniziale di rimettersi in carreggiata è stata rapidamente oscurata da nuove difficoltà, tra cui la precarietà lavorativa.
Minacce e paura
Oltre alla ricerca di un’occupazione, la donna si è trovata ad affrontare minacce gravi, inclusa la paura per la propria vita. Queste circostanze hanno reso ancora più complessa la sua situazione, rendendo difficile qualsiasi tentativo di risalire.
Il racconto di questa donna evidenzia come le esperienze traumatiche possano segnare profondamente la vita delle persone, costringendole a confrontarsi con ostacoli imprevisti e devastanti.
Cronaca
La discussione per un prestito di 60 euro

«Aveva qualcosa in mano, mi ha colpito». Queste sono le parole di Matteo, un ragazzo di quasi 17 anni, che non si rende subito conto di essere stato accoltellato durante una lite con un compagno di scuola. Dopo un confronto fisico, il giovane aggressore, più piccolo di lui, scappa con la sua fidanzata, mentre Matteo, inizialmente senza avvertire il dolore, scopre il taglio sul suo costato e si accascia.
I SOCCORSI
Fortunatamente, una dottoressa di passaggio nei pressi di viale Annibal Caro a Frascati, interviene e riesce a mantenere in vita Matteo per 15 minuti, prima dell’arrivo dell’ambulanza. La situazione è critica: il ragazzo ha subito un colpo al cuore e, durante il trasporto al policlinico romano di Tor Vergata, ha un arresto cardiaco. L’aggressore, un ragazzo che compirà 15 anni a settembre, è stato rintracciato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Ha dichiarato agli investigatori di aver agito per un debito di 60 euro, ma il coltello, lungo 20 centimetri, è stato ritrovato da lui stesso a poca distanza dal luogo dell’aggressione.
LA DINAMICA
Circa alle 20.30, Matteo e i suoi amici si trovano sui Vialoni, quando l’aggressore e la sua fidanzata si avvicinano. Le tensioni tra i due ragazzi sfociano in una colluttazione, culminata con l’uso del coltello. Un solo colpo inflitto dall’alto fa sì che la lama trafigga un polmone e raggiunga il cuore. Dopo l’aggressione, il giovane scappa, getta il coltello e si reca a casa della fidanzata, estranea alla vicenda. Arrestato alcune ore dopo, confessa rapidamente l’accaduto.
Nel frattempo, la comunità è sotto shock. I familiari delle due famiglie esprimono incredulità: «Siamo sconvolti e addolorati», affermano gli zii dell’aggressore, mentre la cugina della vittima sottolinea l’intenzionalità del colpo inferto, affermando: «L’ha colpito al cuore, voleva ucciderlo». La situazione è monitorata dalle forze dell’ordine, che evidenziano il grave problema dei comportamenti deviati tra i giovani. «Matteo lotta», dicono i medici ai familiari che sperano in un miracolo per riportarlo a casa.
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