Cronaca
Cacciati i Latinos dall’ex hotel: un nuovo capitolo di una storia controversa

Intervento delle Forze dell’Ordine all’Ex Hotel Cinecittà
Questa mattina, le autorità competenti hanno effettuato un intervento per comunicare il decreto di sequestro penale relativo all’ex hotel Cinecittà, ubicato in via Eudo Giulioli. Negli ultimi anni, l’immobile era divenuto abitazione per numerose famiglie sudamericane, con un numero di presenze che ha superato le 165 unità durante i due censimenti condotti questa estate. Nonostante una parte degli occupanti si fosse già allontanata, la situazione aveva sollevato preoccupazioni tra i residenti del quartiere, che hanno ripetutamente denunciato le difficoltà nella convivenza. Al momento, le operazioni di sgombero sono ufficialmente iniziate.
La Reazione dei Cittadini
Ventuno giorni orsono, la nuova proprietà dell’hotel, identificata come Casa Cinecittà srl, ha inoltrato una comunicazione elettronica al Ministro dell’Interno per richiedere con urgenza l’intervento per lo sgombero, avviando così un’azione penale. Nel fine settimana scorso, un gruppo di cittadini appartenenti all’Associazione per la liberazione delle case occupate ha organizzato una manifestazione in piazza di Cinecittà, proprio davanti al VII Municipio. È stata l’occasione in cui, per la prima volta, i residenti di questa area di Roma hanno espresso pubblicamente il loro dissenso alle occupazioni abusive. Le forze dell’ordine hanno riportato come molte attività illecite, che si verificavano nelle stazioni della metropolitana e nei parcheggi dei centri commerciali, avessero origine proprio da quest’area.
Conclusione delle Operazioni di Sgombero
Le operazioni di sgombero sono terminate nella mattinata senza particolari complicazioni. La nuova dirigenza dell’edificio ora si impegnerà a garantire la sicurezza della struttura, monitorando e bloccando tutti gli accessi al fine di prevenire future occupazioni. Inoltre, i Carabinieri del NAS hanno imposto la chiusura del bar situato al pian terreno dell’edificio.
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Cronaca
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L’Email che Sembra Troppo Bella per Essere Vera
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Come Funziona Questa Nuova Truffa
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