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Che informazioni abbiamo sull’incidente avvenuto a Fondi che ha portato alla morte della giovane madre Mariagrazia Bedin?

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Che informazioni abbiamo sull’incidente avvenuto a Fondi che ha portato alla morte della giovane madre Mariagrazia Bedin?

Ciò che sappiamo dell’incidente in cui è morta Mariagrazia Bedin a Fondi è che il compagno Ali Hoxa è risultato positivo ai test alcolemici e tossicologici e che forse guidava oltre i limiti di velocità consentiti. Oggi l’interrogatorio di garanzia.

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Ali Hoxa oggi si presenterà davanti al giudice del Tribunale di Latina, per l’interrogatorio di convalida del fermo per l’omicidio stradale della compagna Mariagrazia Bedin. La ventiquattrenne, giovane mamma di tre figli, è morta in un incidente nella notte tra venerdì 30 e sabato 31 agosto lungo la strada provinciale Sant’Anastasia, nel Comune di Fondi, in provincia di Latina. A rimanere coinvolti nel sinistro sono stati anche la sorella di lui e il neonato di sei mesi della coppia, trasportato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Da quanto si apprende il piccolo quando è arrivato al pronto soccorso fortunatamente non rischiava di morire e il suo quadro clinico era tale da non richiedere il ricovero in terapia intensiva. I medici lo hanno sottoposto agli accertamenti del caso necessari a stabilire il suo stato di salute ed è sotto stretto monitoraggio. Mariagrazia si era trasferita a vivere a Pontinia insieme al suo compagno, prima abitava a Sabaudia con i genitori.

Cosa sappiamo dell’incidente in cui è morta Mariagrazia Bedin

La notte in cui è avvenuto il drammatico incidente in cui ha perso prematuramente la vita Mariagrazia Bedin, la ventiquattrenne viaggiava a bordo di una Volkswagen Golf guidata dal compagno. Secondo quanto ricostruito finora l’auto ha sbandato ed è finita fuori strada, capovolgendosi. Un impatto violento a seguito del quale Mariagrazia è deceduta sul colpo, purtroppo inutile ogni tentativo di salvarle la vita. Sul sinistro indagano gli agenti della polizia stradale, che hanno svolto i rilievi scientifici, per ricostruirne la dinamica.

Il compagno fermato per omicidio stradale

Ali Hoxa dopo l’incidente è stato sottoposto, come da prassi, ai test per la verifica per alcol e droga nel sangue ai quali è risultato positivo, perciò è scattato il fermo per omicidio stradale, per la morte della compagna e di lesioni per il ferimento di sorella e figlio piccolo. Sono ancora in corso le indagini sul sinistro, ma complice dello sbandamento dell’auto sarebbe stata l’alta velocità e il superamento dei limiti consentiti lungo quel tratto di strada.

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1

Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.

Il momento del caos

Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.

Conseguenze e curiosità

Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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