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Chiedere comprensione: la mia battaglia con l’esame di diritto processuale civile!

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Chiedere comprensione: la mia battaglia con l’esame di diritto processuale civile!

La corsa contro il tempo per un esame cruciale

La frenesia di arrivare in tempo per un esame può far compiere gesti inaspettati. È quello che è successo a uno studente romano che, nel tentativo di parcheggiare, ha deciso di lasciare la propria auto in sosta irregolare con un messaggio a dir poco originale: “Abbiate pietà”.

Un messaggio che ha suscitato ilarità

Il bigliettino, che è diventato popolare grazie a un post su Facebook della pagina *The Roman Post*, ha catturato l’attenzione di molti. Sul foglio, il giovane ha spiegato: “Sto facendo l’esame di procedura civile. Vi prego, abbiate pietà”. Per rendere ancora più chiara la sua situazione, ha incluso anche un numero di telefono, per assicurarsi di essere contattato nel caso un vigile avesse notato l’auto in sosta non conforme.

La frenesia di uno studente

Immaginiamo la scena: lo studente si prepara per uno degli esami più sfidanti del corso di Giurisprudenza. Magari ha svegliato un po’ prima il mattino, ha ripassato con maggiore intensità e si è vestito con cura. Ma, una volta arrivato in prossimità dell’università, si trova di fronte al dramma del parcheggio. Disperato per non trovare un posto dove fermare l’auto, ha colto l’illuminazione di scrivere il messaggio e lasciarlo sul cruscotto. Un gesto emblematico di chi, pur nella fretta, mantiene un certo senso dell’umorismo.

Risonanza e commenti sul web

Il gesto ha colpito non solo chi si è trovato di fronte all’auto, ma anche il pubblico del web. Tra i commenti che sono seguiti online, molti utenti si riconoscono nella frustrazione del giovane. “Deve essere giustificato a priori”, ha scritto qualcuno, ricordando i momenti di ansia legati ai propri esami. Altri, con tono più ironico, hanno rinominato l’esame “Prova incivile”, sottolineando il dilemma di come le situazioni di emergenza possano spingere a decisioni discutibili.

Infine, la preoccupazione per le possibili sanzioni. In molti si sono chiesti se l’auto fosse stata multata dai vigili, lasciando intendere che, oltre alla pressione dell’esame, si sarebbe potuto aggiungere il fastidio di una multa. Una giornata davvero stressante per chi ha cercato di affrontare una prova così impegnativa.

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1

Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.

Il momento del caos

Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.

Conseguenze e curiosità

Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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