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Cronaca

Chirurgo Arrestato: Un Anno di Reclusione per un Lifting al Seno Andato Sbagliato

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Chirurgo Arrestato: Un Anno di Reclusione per un Lifting al Seno Andato Sbagliato

Chirurgo Condannato per Lesioni Colpose: La Storia di Pamela Maggi

Un medico romano di 73 anni, Carlo Bravi, è stato recentemente condannato a un anno di reclusione, con pena sospesa e obbligo di versare 5.000 euro alla paziente per le conseguenze del suo operato. Questa decisione giudiziaria è scaturita da un caso di lesioni colpose legato a un intervento chirurgico mal eseguito, che ha comportato gravi danni per la salute della donna coinvolta.

I Dettagli dell’Intervento

La storia inizia nel novembre del 2017, quando Pamela Maggi decide di sottoporsi a un lifting al seno dopo la sua gravidanza. Si rivolge a Carlo Bravi, che l’operò in una struttura non attrezzata adeguatamente. In base alle indagini, è emerso che il dottore ha effettuato una mastoplastica additiva anziché la mastopessi richiesta. Inoltre, non ha rispettato le linee guida mediche necessarie, il che ha portato a sanguinamenti gravi e a una preoccupante anemia, che hanno reso necessario un ricovero presso il Policlinico Umberto I, dove Pamela ha subito diverse trasfusioni.

Le Incertezze Pre-Operatorie

Pamela ha rivelato come, durante la visita pre-operatoria, il chirurgo non le ha effettuato alcun esame, limitandosi a dirle: “Fidati di me”. Questo atteggiamento ha fatto sorgere in lei alcune preoccupazioni, ma le ha ignorate. Il giorno dell’intervento, ha notato alcune irregolarità: la sala operatoria era, in realtà, un ambulatorio con evidenti mancanze igieniche, inclusi elementi pericolosi come uno scaldino accesso. In aggiunta, l’operazione, prevista per durare 40 minuti, è stata prolungata a 8 ore, inclusi momenti di alta tensione in cui il chirurgo, in evidente stato disordinato, ha comunicato il verificarsi di emorragie e danni muscolari.

Un Avvertimento alle Donne

Pamela ha scelto di rivolgersi a Bravi principalmente per il costo contenuto dell’intervento, decisamente inferiore rispetto alla media di mercato. Tuttavia, ora desidera lanciare un messaggio alle altre donne: è fondamentale non prendere decisioni basate esclusivamente sul prezzo, ma invece prestare molta attenzione nella scelta di professionisti affidabili e di strutture adeguate per interventi di chirurgia plastica. Con il suo racconto, Pamela spera di sensibilizzare e informare riguardo ai rischi legati a scelte affrettate in quest’ambito così delicato.

Cronaca

Arrestato un eritreo di 29 anni per violenza sessuale su due donne alle stazioni di Roma

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Arrestato un eritreo di 29 anni per violenza sessuale su due donne alle stazioni di Roma

Ha cercato di violentare delle donne nelle stazioni di Roma. E per questo – dopo indagini lampo – è stato arrestato: i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne originario dell’Eritrea, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale continuata e lesioni personali ai danni di due donne.

Violenza sessuale alle stazioni di Roma

Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono scattate all’alba del 18 marzo, a seguito di una richiesta di aiuto al 112 da parte di una donna, in via Camasena, nei pressi della Stazione ferroviaria Roma Tiburtina. La vittima ha raccontato ai militari che, intorno alle ore 5 del mattino, era stata avvicinata da un uomo con la scusa di chiederle una sigaretta e che quest’ultimo l’avrebbe afferrata per il polso e per il collo, per poi spingerla e immobilizzarla a terra con la forza del proprio peso, iniziando a baciarla. La donna è riuscita a divincolarsi colpendolo a calci e strappandogli dei capelli, costringendolo così alla fuga. La donna, soccorsa, ha riportato delle lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. Grazie alla dettagliata descrizione fornita dalla vittima e alle testimonianze raccolte da alcune persone che si sono affacciate alla finestra dopo aver sentito le urla, i Carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini, riuscendo a ricostruire l’interno percorso dell’uomo attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. È stato quindi accertato che, subito dopo l’aggressione, si era diretto verso la Stazione Tiburtina, dove è stato ripreso chiaramente in volto dalle telecamere mentre tentava di salire a bordo di un treno ad alta velocità diretto a Venezia, ma sarebbe poi stato fatto scendere dal personale di bordo.

L’altra violenza

Nel pomeriggio dello stesso giorno, una donna e una sua amica hanno denunciato un episodio analogo, avvenuto in via dei Dauni, nei pressi della Stazione di Roma Termini. Anche in questo caso, le donne hanno denunciato che l’uomo si sarebbe avvicinato con la scusa di chiedere qualcosa e avrebbe cercato di bloccare e baciare una delle due, venendo però respinto grazie all’intervento dell’amica. Le due donne, dopo essersi accorte che l’uomo le aveva seguite fino a casa, notando che era rimasto ancora nei pressi della loro abitazione, hanno contattato il 112 e, grazie ad un’accurata descrizione dell’uomo, i Carabinieri sono riusciti a rintracciarlo in via Tiburtina Antica, mentre indossava ancora gli indumenti della mattinata.

Le dinamiche ricostruite per entrambi gli episodi hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, sia mediante le immagini di videosorveglianza, sia nelle denunce sporte dalle vittime. Decisivo è stato anche il riconoscimento degli abiti indossati e il fatto che lo stesso operasse con il volto parzialmente coperto dal cappuccio del giubbotto. I Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, lo hanno quindi sottoposto a fermo, che è stato convalidato dal Tribunale di Roma che ha disposto per lui la misura della custodia cautelare nel carcere di Regina Coeli. Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

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Cronaca

Lazio si prepara alla sfida con il Torino, nuove difese e innesti in attacco

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Lazio si prepara alla sfida con il Torino, nuove difese e innesti in attacco

Contro il Torino, lunedì all’Olimpico, il tecnico “farà accomodare in panchina diversi nazionali”. Questa decisione arriva in un periodo di stanchezza accumulata dagli atleti, richiedendo una gestione attenta delle risorse per affrontare al meglio il match.

Priorità di recupero

La scelta di preservare i giocatori impegnati con le rispettive nazionali dimostra l’intenzione di dare priorità al recupero fisico e mentale, fondamentale in vista delle prossime sfide.

Allenamento e preparazione

Durante la settimana, il tecnico ha intensificato le sedute di allenamento, focalizzandosi su strategie specifiche per massimizzare le prestazioni della squadra, anche con elementi freschi e motivati in campo.

Aspettative per la partita

Il match contro il Torino sarà cruciale, non solo per il punteggio, ma anche per il morale della squadra. “La preparazione strategica” è stata un tema ricorrente nelle dichiarazioni del tecnico, che punta a ottenere un risultato positivo nonostante le assenze programmato.

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