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Circo Massimo o Stadio Olimpico, ciò che conta è la loro presenza

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Circo Massimo o Stadio Olimpico, ciò che conta è la loro presenza

Concerti degli Oasis a Roma nel 2026. A Fanpage.it l’assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato: “Non importa dove, l’importante è che vengano anche qui”.

Gli Oasis e l'assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato.

Gli Oasis e l’assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato.

Da giorni non si parla di altro che degli Oasis. Lo scorso 26 agosto lo hanno annunciato nei loro social network: la reunion dei fratelli Gallagher è ufficiale. Così come, ad essere ufficiale, è un nuovo tour a quindici anni dalla rottura, nel 2009. Le date, tutte disponibili per il 2025, riguardano, però, soltanto Regno Unito ed Irlanda. Ma c’è chi spera in nuovi concerti in tutta Europa, Roma compresa. Secondo alcune voci, il Circo Massimo sarebbe pronto ad accoglierli fra un paio di anni.

Una conferma è arrivata a Fanpage.it dal Campidoglio. Gli Oasis suoneranno a Roma? A rispondere all’interrogativo, è l’assessore ai Grandi Eventi di Roma Capitale Alessandro Onorato. “Nel 2026 gli Oasis potrebbero portare il tour in Europa – ha ipotizzato – E sì, noi ci siamo candidati per ospitarli a Roma”. Il sogno di vederli (o rivederli) dal vivo, per molti fan romani e italiani rimasti senza biglietto, potrebbe avverarsi.

Oasis nel 2026 al Circo Massimo

La volontà di ospitare i fratelli Liam e Noel Gallagher nella capitale qualora un tour europeo seguisse le prime date già programmate nel 2025 nel Regno Unito e Irlanda è già stata espressa. Si tratta ancora soltanto di ipotesi, ma qualora fossero confermati in futuro dei concerti a Roma, si tratterà di veri e propri grandi eventi. Nel frattempo, è già scattato il totoluogo: se gli Oasis tornassero a Roma, dove hanno tenuto uno dei loro ultimi concerti in Italia prima dello scioglimento, dove si esibirebbero?

Alcune voci stanno facendo pensare al Circo Massimo che, negli ultimi anni, ha ospitato i concerti di grandi artisti italiani e internazionali, come Travis Scott. Ovviamente, però, non c’è niente di certo, né un luogo che prevale sull’altro.

“Dove? – continua a spiegare a Fanpage.it l’assessore Onorato – Conta poco se al Circo Massimo o allo stadio Olimpico, l’importante è che vengano a Roma”. Ed è quello che il pubblico romano e italiano spera. Nuovi concerti, nuove date e nuove possibilità di assistere ad un concerto degli Oasis.

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

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Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!

In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?

L’occupazione che ha fatto scalpore

Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.

Reazioni e impatti immediati

Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.

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