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“Coltellate di Terrore: Il Misterioso Assalto ai Cassieri”

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“Coltellate di Terrore: Il Misterioso Assalto ai Cassieri”

# Rapina a Roma: Arrestato un Giovane di 24 Anni

Un giovane di 24 anni è stato arrestato a Roma con l’accusa di aver effettuato quattro rapine nelle aree di servizio lungo il Grande Raccordo Anulare. Le sue azioni, caratterizzate da minacce armate nei confronti dei cassieri, hanno generato grande paura tra gli operatori e i dipendenti del settore.

Attività Investigativa della Polizia

Dopo un lungo lavoro di indagine, la Polizia di Stato, in particolare la Polizia Stradale di Settebagni, ha portato a termine un’inchiesta durata otto mesi. Attraverso la raccolta di prove visive dalle telecamere di sorveglianza e osservazioni mirate, gli agenti sono riusciti a rintracciare il presunto autore di queste rapine. Questo giovane uomo si era trasformato in un vero e proprio incubo per le aree di servizio di Selva Candida, tanto interne quanto esterne, presso il Grande Raccordo Anulare.

Strategie di Rapina

Il ventiquattrenne ha dimostrato di avere un modus operandi ben definito. Programmandosi le rapine per annate meno affollate, solitamente in tarda serata o nelle prime ore del mattino, il rapinatore si assicurava di non incontrare clienti. Una volta all’interno dell’area di ristoro, minacciava il cassiere con un coltello per ottenere l’incasso e le sigarette. Anche dopo l’arresto del giovane, le indagini non si sono fermate; la Polizia continua a indagare su eventuali altre rapine simili avvenute nelle stesse aree.

Conseguenze Legali

Il giovane avrà ora l’opportunità di difendersi dalle accuse in tribunale. Le rapine di cui è accusato si sono verificate tra febbraio e maggio del 2024, e le accuse avanzate nei suoi confronti sono gravi. L’ordinanza di custodia cautelare è scattata dopo che il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma ha approvato le conclusioni delle indagini condotte dalla Polizia di Stato, che hanno incluso un’accurata analisi delle testimonianze e delle evidenze ottenute.

Con il proseguimento delle indagini, le forze dell’ordine rimangono vigili nel cercare ulteriori informazioni e possibili collegamenti a rapine simili nella stessa area, mantenendo alta l’attenzione per garantire la sicurezza dei cittadini e dei locali commerciali.

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Un attivista argentino prova a entrare nella stanza di Papa Francesco al Gemelli

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Un attivista argentino prova a entrare nella stanza di Papa Francesco al Gemelli

Juan Grabois, attivista argentino per i diritti dei lavoratori e amico di Papa Francesco, ha tentato di entrare nella stanza del Pontefice, attualmente ricoverato al policlinico Agostino Gemelli di Roma, per salutarlo. Tuttavia, l’accesso alla stanza del Papa è rigorosamente controllato e, nonostante la conoscenza personale con Francesco e il suo ruolo come consulente in un dicastero vaticano, Grabois non ha potuto incontrarlo.

Chi è Juan Grabois

Juan Grabois è noto come fondatore del Movimiento de Trabajadores Excluidos, “Movimento dei lavoratori esclusi”, ed ex membro del Dicastero vaticano per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale. La sua amicizia con Papa Francesco è stata approfondita nel libro ‘Ho incontrato Francesco. Papa Bergoglio raccontato dai protagonisti del nostro tempo’ di Alessandra Buzzetti e Cristina Caricato.

Origini dell’amicizia con Papa Francesco

Grabois ha rivelato che la loro amicizia è iniziata dal suo impegno con i lavoratori esclusi di Buenos Aires durante la crisi del debito del 2001. Inizialmente, nel 2007, chiese a Bergoglio di partecipare a un’iniziativa, ma il futuro Papa declinò. Tuttavia, “nacque un’amicizia immediata, perché ci trovammo in grande sintonia sulla lettura della realtà, sulle condizioni sociali e sulla necessità di un maggiore protagonismo da parte dei Movimenti popolari”. Da quel momento, Bergoglio ha celebrato annualmente una Messa per i lavoratori esclusi fino al 2013, consolidando un legame che è continuato nel tempo.

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I lavori dell’Osservatorio per l’Antimafia Sociale iniziano ad Ostia: “Per la legalità e la cittadinanza”

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I lavori dell’Osservatorio per l’Antimafia Sociale iniziano ad Ostia: “Per la legalità e la cittadinanza”

È stato presentato oggi l’Osservatorio per la Legalità e l’Antimafia Sociale, un’iniziativa che mira a supportare la cittadinanza e il territorio di Ostia. La sua fondazione risale alla delibera del 24 novembre 2023, ma i lavori sono stati avviati solo recentemente dopo un grave episodio di intimidazione, un incendio doloso che ha colpito un ex stabilimento balneare ora confiscato ai clan.

L’Osservatorio avrà il compito di monitorare la situazione criminale nel X Municipio di Roma, promuovendo la trasparenza e la cultura della legalità. Federico Ruffo, giornalista e conduttore Rai, è stato nominato presidente, insieme a rappresentanti di maggioranza e opposizione, sindacati, studenti, associazioni antimafia e gestori dei beni confiscati.

Il Ruolo dell’Osservatorio

“Questo osservatorio – ha spiegato il Presidente del X Municipio Mario Falconi – rappresenta una duplice possibilità per il X Municipio: quella di aiutare la città e la cittadinanza per dimostrare che esiste una mano sempre tesa verso la legalità, uno spazio per chi mantiene la schiena dritta, ma al contempo avremo anche la chance di restituire un racconto corretto di Ostia e del suo entroterra”.

Prospettive per il Territorio

Falconi ha aggiunto che l’Osservatorio affronterà problemi che derivano da errori storici, sottolineando come negli anni i media abbiano spesso descritto il territorio come “un unico avamposto di frontiera dominato dal crimine”. “E sarà la voce ed il corpo di tutte quelle persone perbene che credono nella legalità e nello Stato”, ha affermato.

Commenti dai Giovani Democratici

I Giovani Democratici del X Municipio hanno commentato l’iniziativa, affermando che l’incendio al Village ha evidenziato l’urgenza di rafforzare i controlli contro la criminalità organizzata. La segretaria Giorgia Cirelli ha dichiarato: “L’Osservatorio rappresenta uno strumento fondamentale per rafforzare la rete istituzionale e sociale contro ogni forma di illegalità e in favore della diffusione della cultura, avvalendosi anche delle scuole e delle nuove generazioni”.

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