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Colto da un malore mentre era al volante della sua auto.

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Colto da un malore mentre era al volante della sua auto.

Il mondo del giornalismo e della comunità locale piange la prematura scomparsa di Manuel Mancini, un uomo di 37 anni che ha lasciato un segno indelebile. La sua vita si è spezzata in seguito a un malore mentre si trovava a bordo della sua auto.

Un evento tragico

Il decesso di Manuel Mancini avvenuto all’età di soli 37 anni ha sconvolto molti. Il noto giornalista, ben conosciuto nella zona, si è sentito male mentre viaggiava nei pressi di Valmontone. I soccorritori prontamente intervenuti hanno tentato di rianimarlo, ma all’arrivo in ospedale a Palestrina, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

L’eredità di un uomo impegnato

Residente ad Artena con la sua famiglia, Mancini era una figura di riferimento nel panorama locale. Come giornalista, si è sempre distinto per il suo impegno nel sociale e nella politica. Recentemente aveva partecipato alle ultime elezioni comunali sostenendo la candidatura di Tamara Latini. Oltre a lavorare come direttore ed editore della rivista “Notizie del Cuore” – pubblicazione diffusa in vari comuni della zona – era anche responsabile della comunicazione per il Consorzio “I Castelli della Sapienza”. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, specialmente per la moglie e la bambina di soli due anni e mezzo.

I messaggi di tributo e cordoglio

La notizia della sua morte ha scatenato una serie di messaggi di cordoglio da parte di amici e colleghi. Un amico, profondamente colpito, ha condiviso: “Ci eravamo sentiti poco prima e tu mi avevi parlato con entusiasmo del tuo nuovo progetto. La tua dipartita mi ha lasciato senza parole. Non è giusto che ti sia andato così presto, avevi ancora tanto da dare alla tua piccola… Veglia su di lei e sulla tua famiglia”. Anche la sindaca di Artena, Silvia Carocci, ha espresso il suo dolore: “Conoscevo Manuel da anni; era un artenese che amava la sua comunità e si impegnava attivamente. La sua mancanza si farà sentire, ma i suoi ricordi vivranno sempre tra di noi. Le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia in questo momento di grande tristezza”.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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