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Cronaca

Corviale: Avvio di un ambizioso progetto da 440 mila euro per il “Campo dei Miracoli” e la lotta per la legalità!

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Corviale: Avvio di un ambizioso progetto da 440 mila euro per il “Campo dei Miracoli” e la lotta per la legalità!

# Corviale: Il “Campo dei Miracoli” come Esempio di Resilienza

Una Oasi di Speranza nel Quartiere di Corviale

Il “Campo dei Miracoli” rappresenta un simbolo di rinascita all’interno di Corviale, un quartiere spesso associato a occupazioni abusive e attività illecite. Questo spazio verde, situato ai piedi del famoso Serpentone, si presenta come un’isola di tranquillità. Mentre all’esterno si possono notare rifiuti vari e auto bruciate, all’interno del campo ci sono vialetti ben curati, un orto urbano, una palestra dedicata ai bambini e un campo da gioco che si trasformerà presto in uno stadio, grazie al supporto finanziario della Fondazione Roma.

L’Incontro Con il Ministro dello Sport

Ieri, il ministro Andrea Abodi ha partecipato a una conferenza che mirava a presentare il progetto di sviluppo del campo sportivo. L’evento ha acquisito un significato particolare alla luce dell’incendio doloso che ha distrutto l’auto di Massimo Vallati, fondatore del Calciosociale. Durante la conferenza, il ministro ha osservato: «Quello che è successo è un attacco che parla chiaro, ma dimostra anche l’importante lavoro che Calciosociale svolge a favore dei più giovani. È nostra intenzione andare avanti».

Maggiore Sicurezza per la Comunità

Dopo l’accaduto, le autorità competenti hanno deciso di aumentare le misure di sicurezza per Massimo Vallati e per l’area del campo sportivo. È previsto un incremento dei controlli, con presenza sia in divisa che in borghese. Inoltre, si discuterà in settimana della possibilità di assegnare una scorta a Vallati durante un comitato per la sicurezza. Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha evidenziato la gravità della situazione e l’importanza di intensificare i pattugliamenti nel quadrante sud-ovest della città.

Fondazione Roma ha promesso un investimento di 100.000 euro per la manutenzione annuale della struttura e 340.000 euro per completare le infrastrutture del campo da calcio a 11. Franco Parasassi, presidente della Fondazione, ha dichiarato: «La nostra azione rappresenta non solo un aiuto concreto, ma anche una scommessa su altri progetti similari in quartieri problematici, come Tor Bella Monaca».

La Lotta Contro la Criminalità

Durante una visita all’impianto, il ministro Abodi ha affermato: «La solidarietà da sola non basta; è necessario che le alleanze quotidiane sostituiscano la criminalità, la cui presenza si riduce quando un territorio nutre relazioni sociali attive». Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, ha sottolineato: «Il nostro obiettivo è quello di realizzare strutture sportive che fungano da punto di incontro e promozione di stili di vita sani».

Atti Intimidatori e Investigazioni in Corso

In un tono di ironia, Vallati ha commentato l’incidente, osservando di aver appena cambiato le pastiglie dei freni della sua auto. Tuttavia, la situazione rimane critica: oltre alla Toyota distrutta, altre vetture hanno subito la stessa sorte nei giorni precedenti. Le forze dell’ordine, tra cui i Carabinieri del Trullo e gli agenti del commissariato San Paolo, sono attivamente coinvolti nelle indagini, in un contesto dove l’illegalità sembra essere una minaccia continua.

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Un viaggio sorprendente nella Roma di Bergoglio: dall’ottica agli ex detenuti

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Un viaggio sorprendente nella Roma di Bergoglio: dall’ottica agli ex detenuti

Scopri le storie commoventi e segrete di Papa Francesco che hanno trasformato vite ai margini della società! #PapaFrancesco #StorieDiFede #PeriferieIncredibili

Le Testimonianze

Immaginate la sorpresa quando Papa Francesco, con la sua umiltà disarmante, strinse la mano a nonna Rosina nella Casa della Carità della parrocchia di San Gregorio Magno, dandole la forza per affrontare la malattia. L’allora parroco Don Renzo Chiesa ricorda vividly quel momento: “Quando scese dall’utilitaria, chiese: ‘Ma questa è la famosa Magliana?'”. E non è finita qui: in un incontro esclusivo a Corviale con l’associazione Piacca, che aiuta chi ha avuto guai con la giustizia, Francesco volle ascoltare storie personali. Massimiliano Lustri, un tempo noto come “Er tapparella”, racconta: “Rise a crepapelle ascoltando i miei aneddoti, come quella volta che in un appartamento finii per pranzare con un’anziana”. Quell’incontro magico cambiò tutto: i ragazzi dell’associazione si reintegrarono nella società e ancora oggi portano al collo il rosario regalato dal Papa.

L’Abbraccio

E se vi dicessimo che un semplice abbraccio del Papa ha consolato un bimbo e lasciato un segno indelebile? Durante la visita alla parrocchia San Paolo della Croce al Serpentone, Francesco abbracciò Emanuele, un ragazzino di 8 anni, che con voce tremante gli chiese: “Mio papà è morto, era ateo, ma ci ha fatto battezzare, ora dov’è? Sta in paradiso?”. Il parroco Don Roberto Cattaneo, ancora emozionato, rivela: “Negli anni, il Pontefice mi chiamava per sapere come stava Emanuele”. Oggi, a 17 anni, Emanuele si è commosso profondamente alla notizia della scomparsa di Francesco, sostenuto dalla mamma Elisabetta Pacciotti: “Per lui è come aver perso un altro papà; il Papa lo rassicurò dicendo che suo padre era sicuramente in paradiso”. Ma le sorprese non si fermano: durante la pandemia, Francesco chiamò inaspettatamente per una benedizione in streaming, dimostrando un’umiltà che lascia senza parole. E poi, c’è la storia di Cinzia Desiati, la mamma di Fabrizio Di Bitetto, morto in un incidente: “Ricevetti una telefonata da un numero privato: ‘Sono Papa Francesco, non è uno scherzo’. Quella chiacchierata fu come una carezza, e mantenne la promessa invitandoci in Vaticano”.

L’Incontro

Preparatevi a storie che vi faranno riflettere: Francesco era maestro nell’incontrare chi ne aveva più bisogno, come quando abbracciò Serena, una mamma che aveva perso la figlioletta Angelica. Oppure, nella parrocchia di Santa Bernadette Soubirous a Colli Aniene, dove in un ritrovo informale ascoltò i giovani dell’oratorio, rispondendo a domande su come pregare: “È importante sentire lo sguardo di Dio e vivere la ‘chiesa in uscita’, scendendo in strada per aiutare”. E chi dimentica quando si riunì in preghiera nel cortile di un condominio in via della Palmarola, senza preavviso, raccomandando alle famiglie: “Ascoltate i vostri figli”. Persino in centro, fece capolino nel negozio di dischi in via della Minerva o dal fidato ottico Alessandro Spiezia in via del Babuino: “Venne di persona per le lenti, dicendo che ‘dall’ottico si va di persona’. La sua umiltà mi ha sempre spiazzato; non voleva sprechi e con me aveva un’amicizia che mi ha riempito il cuore”.

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A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

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A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

Hai mai immaginato un tranquillo pomeriggio con tuo figlio trasformarsi in un incubo per colpa di un aggressore ubriaco? #Roma #Esquilino #MinacciaNotturna

L’Incidente Sconvolgente nel Cuore di Roma

Un pomeriggio apparentemente sereno si è trasformato in un momento di puro terrore per una mamma e il suo bambino, mentre camminavano nei pressi di piazza Dante, nel vivace rione Esquilino. L’uomo, di origini straniere e visibilmente alterato dall’alcol, brandiva il collo di una bottiglia di vetro, creando un’atmosfera di paura e tensione inaspettata.

La Testimonianza della Mamma Terrorizzata

Anna M. ha raccontato i dettagli di quell’incontro agghiacciante: “Erano circa le 18 e io e mio figlio stavamo tornando a casa dopo una giornata al parco. Il bambino era stanco ma felice, e le giornate più lunghe rendevano tutto così piacevole”. Ma improvvisamente, l’uomo ha iniziato a seguirli, accelerando i passi e gridando insulti, lasciando la donna in preda al panico.

L’Aggressione e il Momento di Paura

Nonostante i tentativi di distrarre il piccolo e accelerare, l’aggressore li ha raggiunti, afferrando il braccio della mamma e puntandole il collo della bottiglia quasi in faccia. “Voleva soldi e il bambino ha iniziato a piangere, mentre lui rideva in modo inquietante”, ha spiegato Anna. Per liberarsi, ha dovuto cedere 50 euro, sperando che l’incubo finisse lì e che l’uomo scomparisse. Da quel momento, il piccolo è rimasto profondamente scosso, e la mamma ora si chiede come vivere in un quartiere dove eventi del genere sembrano all’ordine del giorno.

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