Cronaca
Elite 2: Il Locale Svelato e il Segreto di una Rete di Escort!
Un Club Sotto la Luce dei Riflettori
In una delle strade più emblematiche di Roma, precisamente in via dell’Umiltà, si trovava l’Elite 2, un nightclub la cui bellezza esteriore celava una verità ben più sconcertante. All’interno delle sale di lap dance, si consumavano “spettacoli privati” e prestazioni erotiche, offerti da ragazze dall’immaginario evocativo: Chloe, Giada, Cristina, Dea, Popa, Ilary e Malizia. I prezzi per i vari servizi variavano considerevolmente, con 60 euro per dieci minuti, 80 euro per quindici, 180 euro per mezz’ora e fino a 300 euro per un rapporto completo. Tuttavia, le ragazze non ricevevano i proventi delle loro prestazioni, ma i gestori del locale ne approfittavano. Il cassiere, designato a gestire i pagamenti, garantiva ai clienti massima riservatezza, mentre Alessandro Di Stefano, un ex imprenditore con un passato legato al mondo del porno, si occupava della supervisione della struttura.
Il Mondo delle Escort
Un’ampia selezione di escort, per lo più di origine straniera, era attiva a pochi passi dalla famosa Fontana di Trevi. Tuttavia, le indagini della polizia e della guardia di finanza hanno condotto alla chiusura del locale questo martedì. Le autorità hanno accertato che le donne venivano sfruttate da Di Stefano e da un ottantenne, A. P., recentemente scomparso. A carico di un altro indagato, Santo V., 64 anni, ci sono accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, portando al sequestro preventivo della struttura.
Indagini Incessanti
Le investigazioni da parte della procura di Roma sono cominciate dopo un controllo amministrativo effettuato il 24 ottobre scorso. Le testimonianze delle vittime sono state affiancate da prove concrete, tra cui video e registrazioni ambientali che rivelavano che stanze con nomi suggestivi come Giappone, Thailandia ed Egitto ospitavano attività sessuali reali. Le ballerine venivano reclutate tramite annunci, promettendo un lavoro serio, oppure attraverso il passaparola tra conoscenti.
Strategie e Complicità
Le ballerine più esperte ricevevano istruzioni dettagliate da Di Stefano su come interagire con i clienti e su come comportarsi in caso di controlli delle autorità. Un aspetto cruciale delle sue direttive era la necessità di non comunicare mai riguardo al sistema di divisione dei guadagni con il locale o ai “privé”. Gli investigatori hanno tracciato almeno quattordici eventi particolari in un breve arco di tempo nel mese di dicembre. Durante le perquisizioni, le forze dell’ordine hanno rinvenuto registrazioni finanziarie dettagliate, le quali includevano nomi di clienti, durate delle prestazioni e relativi costi. Inoltre, le conversazioni su WhatsApp tra Di Stefano e le ragazze fornivano indicazioni chiare sulle operazioni all’interno dell’Elite 2, che era diventato il successore dell’Elite di via Sicilia, anch’esso chiuso per attività illecite.
Le Decisioni Giudiziarie
Il giudice Annalisa Marzano ha emesso un’ordinanza di arresto per Di Stefano, considerando la sua recidiva e il rischio che i dati probatori potessero essere manomessi. Al contrario, il coinvolgimento dell’ottantenne è stato definito minore, anche se aveva manifestato l’intenzione di allontanarsi dalla situazione, criticando il comportamento disinvolto del socio. Per il cassiere, invece, non sono state previste azioni restrittive.