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Cronaca

“Emozioni Cinetele in Vaticano: ‘Carol of the Bells’ – Un’Occasione Imperdibile con il Cardinale Zuppi”

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“Emozioni Cinetele in Vaticano: ‘Carol of the Bells’ – Un’Occasione Imperdibile con il Cardinale Zuppi”

Proiezione di “Carol of the Bells” Il 20 Novembre

Il film “Carol of the Bells”, ispirato alla celebre canzone natalizia nota anche come “Ukrainian Bell Carol”, sarà proiettato lunedì presso la Pontificia Facoltà Teologica Seraphicum, situata in via del Serafico 1. Questa opera è una diretta espressione del lavoro di Peter Wilhousky, che nel 1936 ha composto la canzone, la cui presenza aleggia per tutto il film. La trama si concentra sul drammatico destino di bambini provenienti da tre famiglie — ucraine, polacche ed ebree — all’inizio della seconda guerra mondiale.

Destini Intrecciati a Stanislav

I protagonisti della storia sono bambini che vivono nell’attuale Ivano-Frankivsk, allora conosciuta come Stanislav, in Ucraina. Questi piccoli sono abitanti dello stesso edificio e, con porte adiacenti, condividono esperienze quotidiane. Tuttavia, quando la Germania nazista invade l’Unione Sovietica, i giochi di infanzia si trasformano in una lotta per la sopravvivenza, costretti ad affrontare le brutali realtà dell’occupazione.

Unione e Resilienza Durante il Conflitto

All’interno del racconto, i bambini si comportano come una famiglia unite dalla musica e dalla speranza. La figura chiave è Sofia, un’insegnante di canto che si prende cura di loro e cerca di proteggerli. La figlia di Sofia, Yaroslava, desidera ardentemente ricorrere alla suggestiva melodia di “Shchedrik”, scritta da Mykola Leontovych, nella speranza di risanare un mondo ferito dalla guerra.

Tuttavia, la situazione si complica ulteriormente con l’arrivo dell’Armata Rossa, che porta con sé la restaurazione del potere sovietico e trasforma la vita dei bambini in un incubo. Le autorità sovietiche sequestrano questi innocenti e li conducono in un orfanotrofio, mentre un giovane ragazzo tedesco, ingiustamente accusato di simpatie naziste, trova la morte.

Manteniamo Viva l’Identità Culturale

Malgrado le difficoltà e le limitazioni imposte dalla rieducazione sovietica, le ragazze ucraine ingegnano modi per preservare la loro identità culturale. La melodia e i testi di “Shchedrik” diventano un simbolo di resistenza e un collegamento fondamentale nei loro percorsi di vita travagliati.

Questo emozionante film, diretto da Olesya Morgunets-Isaenko, ha ottenuto il prestigioso premio per miglior film al Women’s International Film Festival Nigeria (WIFFEN). Alla proiezione saranno presenti importanti ospiti, tra cui il cardinale Matteo Zuppi e gli ambasciatori della Polonia e dell’Ucraina presso la Santa Sede. L’ingresso alla visione del film è gratuito, offrendo un’opportunità imperdibile per immergersi in questa toccante narrazione storica.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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