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Fiamme e Fuga: Il Drammatico Incidente di Casal del Marmo che Ferisce Tre Agenti Penitenziari.

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Fiamme e Fuga: Il Drammatico Incidente di Casal del Marmo che Ferisce Tre Agenti Penitenziari.

Tentativo di evasione e disordini a Casal del Marmo

Recentemente, l’attenzione sui problemi degli istituti penali minorili in Italia è stata riaccesa da un evento drammatico avvenuto nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma. Nella notte tra sabato e domenica, un gruppo di ragazzi detenuti ha tentato di evadere dalla struttura prendendo di mira una cella e la mensa, appiccando un incendio per creare confusione e facilitare la fuga.

Intervento tempestivo delle forze dell’ordine

I giovani detenuti hanno cercato di attirare l’attenzione degli operatori per portare a termine il loro piano d’evasione. Grazie però all’intervento veloce e decisivo degli agenti penitenziari, il tentativo è stato sventato. Nonostante l’esito negativo della rivolta a Roma, a Milano si è registrata un’altra evasione da parte dei detenuti dell’istituto per minori Cesare Beccaria. Le autorità stanno ora indagando su un possibile legame tra gli incidenti delle due strutture.

La rivolta e i danni provocati

La rivolta a Casal del Marmo ha coinvolto circa trenta ragazzi, alcuni dei quali maggiorenni e trasferiti da Milano per problemi comportamentali legati a baby gang. Durante i disordini, i detenuti hanno causato danni ingenti alla struttura, demolendo muri, distruggendo l’impianto di videosorveglianza e aggredendo il personale. Per ripristinare l’ordine, sono state necessarie oltre cinque ore di intervento da parte delle forze di sicurezza. Un episodio controverso ha visto anche un giovane ribelle aggredire il personale sanitario intervenuto sul posto, per essere trasportato in ospedale nonostante avesse ricevuto le cure necessarie.

Difficoltà strutturali e problemi di gestione

In seguito ai danni subiti, Massimo Costantino, segretario della Fns Cisl Lazio, ha dichiarato che tre celle e la mensa sono diventate inagibili. Attualmente, l’istituto accoglie 70 detenuti, superando di gran lunga la capienza prevista di circa 50 posti. Costantino ha inoltre messo in evidenza la mancanza di circuiti differenziati all’interno delle carceri minorili, suggerendo che questo non faciliti il lavoro del personale.

Le parole dei sindacati e le prossime iniziative

Gennarino De Fazio della Uilpa ha sottolineato come gli agenti penitenziari stiano affrontando gravi conseguenze semplicemente per il fatto di servire lo Stato. Nel tentativo di affrontare la criticità dei suicidi in carcere, è previsto un incontro in Regione. Inoltre, il 17 settembre si terrà una riunione con le organizzazioni sindacali al Dipartimento per la Giustizia Minorile, convocata dal Direttore generale Alessandro Buccino Grimaldi, per discutere delle problematiche degli istituti penali minorili e dei centri di prima accoglienza.

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