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Fuga di Notizie: Un 47enne Finisce in Manette a Roma!
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Per un decennio, una donna ha subito i maltrattamenti da parte del suo compagno, un uomo più grande di dieci anni. Dopo le recenti minacce di morte ricevute, ha preso la coraggiosa decisione di denunciare la situazione.
Denuncia e arresto a Tor Bella Monaca
La zona di Tor Bella Monaca, a Roma, è stata teatro di un episodio di violenza domestica che ha portato all’arresto di un uomo di 47 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine. La vittima, una donna di 37 anni, ha deciso di presentare denuncia contro il suo compagno accusandolo di maltrattamenti e lesioni personali aggravate.
La denuncia è stata formalizzata ieri pomeriggio, dopo che l’uomo, in un episodio violento, ha minacciato la donna di morte e l’ha colpita alla testa.
Dieci anni di violenze
“Aiuto, mi ha colpito alla testa,” ha segnalato la trentasettenne ai carabinieri. I militari, prontamente intervenuti, si sono recati sul posto e hanno fatto soccorrere la donna, accompagnandola al Policlinico Casilino, dove è stata visitata e tenuta in osservazione. Fortunatamente, le sue condizioni non destano preoccupazioni.
In ospedale, la donna ha raccontato di aver subito violenze sia fisiche che psicologiche per oltre dieci anni. Ha attribuito il comportamento del compagno all’abuso di sostanze stupefacenti e a una gelosia eccessiva, sottolineando che negli ultimi tempi, gli attacchi erano diventati più frequenti e violenti. Lesioni e contusioni erano state ignorate e mai refertate, e l’uomo aveva anche danneggiato la loro abitazione, accompagnando le sue azioni con ripetute minacce di morte, anch’esse mai denunciate prima d’ora.
Detenzione del compagno violento
Dopo aver ricevuto la denuncia, i carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno potuto arrestare l’uomo. Trasferito al carcere di Regina Coeli, la sua detenzione è stata convalidata dal Tribunale di Roma, che ha confermato le accuse di maltrattamenti e lesioni personali aggravate, ritenendolo gravemente indiziato dei reati commessi.
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Killer di Yrel Peña Santana non avrà rito abbreviato per essere ucciso a coltellate in casa a Cassino
La Corte costituzionale ha deciso che Sandro Di Carlo, il presunto assassino di Yirel Peña Santana, non potrà essere giudicato con il rito abbreviato. Il crimine risale al maggio del 2023, quando la donna è stata uccisa nel suo appartamento a Cassino. Il processo potrebbe includere una nuova perizia psichiatrica e, in caso di conferma delle aggravanti, Di Carlo rischierebbe una lunga pena, compreso l’ergastolo. Le indagini hanno portato alla rapida identificazione dell’assassino grazie a un’impronta insanguinata trovata sulla scena del crimine. Nonostante le prove, Di Carlo ha sempre negato le accuse. Al momento è detenuto nel carcere di Regina Coeli.
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Il licenziamento dell’autista Cotral che fa compere durante le ore di lavoro: la Cassazione gli dà ragione
La Cassazione ha dato ragione ad un ex dipendente di Cotral licenziato per presunte irregolarità nell’utilizzo della legge 104. Secondo il giudice, l’uomo non ha agito in modo scorretto nel non essere costantemente presente con il suocero disabile. La Corte ha sottolineato l’importanza delle attività accessorie legate all’assistenza del parente disabile, come l’acquisto di medicinali e generi alimentari. L’azienda aveva avviato un’indagine per individuare abusi nella legge 104, che riguardava circa il 20% dei dipendenti.
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