Attualità
I danni causati dal nubifragio: un fulmine colpisce l’Arco di Costantino e chiusi i sotterranei del Colosseo

Durante il nubifragio che ieri si è abbattuto sulla città di Roma, un fulmine ha danneggiato l’Arco di Costantino accanto al Colosseo. I sotterranei dell’anfiteatro, inoltre, resteranno chiusi a causa di lavori di manutenzione.
Nubifragio a Roma, un fulmine danneggia l’Arco di Costantino
Si contano i danni del violento nubifragio che ieri ha colpito la città di Roma e che non ha risparmiato monumenti e resti archeologici. I sotterranei del Colosseo, per esempio, resteranno chiusi oggi proprio a causa della ‘bomba d’acqua’ che si è abbattuta sul centro e sempre ieri un fulmine ha colpito l’Arco di Costantino, provocando la caduta di alcuni frammenti.
In una nota, l’archeologo del Colosseo spiega che "l’intervento di recupero effettuato dai tecnici è stato tempestivo. I nostri funzionari sono arrivati sul posto immediatamente dopo la caduta del fulmine. Tutti i frammenti sono stati recuperati e posti in sicurezza. Sono già iniziate le valutazioni dei danni e le analisi proseguiranno nella mattina di domani". "Ci sembra importante sottolineare – si legge ancora nella nota – che proprio due giorni fa era iniziato il cantiere di restauro del fronte Sud dell’arco di Costantino e quindi possiamo confermare che si tratta di un caso che unisce la manutenzione programmata (relativamente al restauro già pianificato) e la tutela d’emergenza prontamente eseguita".
Foto Lapresse/Welcome to Favelas
Chiusi per manutenzione i sotterranei del Colosseo
Il Parco Archeologico del Colosseo ha comunicato che i sotterranei del Colosseo resteranno chiusi nella giornata di oggi per "operazioni di manutenzione in seguito alla tempesta abbattutasi nel pomeriggio di ieri sul centro di Roma. Nel corso della giornata, se le condizioni lo permetteranno, potranno essere riaperti e ne daremo comunicazione immediata".
Il Parco comunique che i possessori dei biglietti ‘Full Experience Sotterranei e Arena’ possono richiedere un rimborso integrale oppure possono visitare il Colosseo, ma non i sotterranei, e ricevere un rimborso per la parte relativa alla visita guidata.
Nubifragio a Roma, stazioni della metro A ancora chiuse: attive navette sostitutive
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
Attualità
Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!
In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?
L’occupazione che ha fatto scalpore
Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.Reazioni e impatti immediati
Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.
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