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“I fratelli Bianchi a un passo dal rivedere l’ergastolo: il caso dell’omicidio di Willy Monteiro riapre ferite mai rimarginate”

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“I fratelli Bianchi a un passo dal rivedere l’ergastolo: il caso dell’omicidio di Willy Monteiro riapre ferite mai rimarginate”

Il Rinvio Processuale per i Fratelli Bianchi: L’Omicidio di Willy Monteiro Duarte

Recentemente, la Corte di Cassazione ha reso pubbliche le motivazioni alla base della decisione di avviare un nuovo processo d’appello per Marco e Gabriele Bianchi, accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro. I due fratelli si trovano nuovamente di fronte alla possibilità di una condanna all’ergastolo.

L’evoluzione del caso: dalla condanna all’ergastolo a un nuovo appello

Inizialmente, i fratelli Bianchi erano stati condannati all’ergastolo in primo grado. Tuttavia, in seconda istanza, la pena era stata ridotta a ventiquattro anni di carcere grazie alla concessione delle attenuanti generiche. La Corte d’Appello aveva giustificato questa decisione attraverso il principio del ‘dolo eventuale’, suscitando la reazione della procura generale, che aveva presentato ricorso, ritenendo insufficiente la motivazione della pena ridotta. Di conseguenza, il 9 aprile, la Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo un nuovo processo per esaminare nuovamente l’applicazione delle attenuanti.

Le motivazioni della Corte di Cassazione: analisi critica della sentenza d’appello

Nel deposito delle motivazioni dell’ordito giudiziale, i giudici della Cassazione hanno evidenziato una “analisi superficiale” effettuata dai giudici d’appello, segnalando una “contraddittorietà interna” nelle loro argomentazioni. Secondo la Corte di Cassazione, il ricorso presentato dal procuratore generale era pienamente giustificato, in quanto denunciava la violazione delle norme e la carenza motivazionale della riduzione della pena nei confronti dei Bianchi.

I Bianchi come “picchiatori”: la valutazione della personalità e le attenuanti generiche

La Corte d’Appello aveva inizialmente concesso le attenuanti generiche ritenendo che i Bianchi non fossero direttamente coinvolti nel conflitto iniziale che aveva portato all’aggressione e che il loro coinvolgimento fosse limitato a un brevissimo arco temporale. Inoltre, i giudici avevano sottolineato che il pestaggio fosse da attribuire anche a altri coimputati e che la loro personalità non fosse tale da prevalere sull’elemento soggettivo del reato.

Tuttavia, la Cassazione ha considerato che le argomentazioni fornite per giustificare le attenuanti presentassero una sostanziale debolezza e carenze grammaticali, richiedendo pertanto una giustificazione più solida per le decisioni prese. Questo ha portato all’istituzione di un nuovo procedimento d’appello, lasciando i fratelli Bianchi nuovamente a rischio di condanna all’ergastolo, come decretato originariamente nel primo grado.

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