Cronaca
Il countdown è partito: Eco Race, la corsa dei bolidi elettrici, sta per cominciare!
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L’INIZIATIVA ECOLOGICA: ROMA ECO RACE
Il Roma Eco Race è un rally su strada all’avanguardia, progettato esclusivamente per veicoli che utilizzano carburanti e tecnologie ecocompatibili. Questo evento, organizzato da Automobile Club Roma e Punto Gas, è quasi pronto a prendere il via. Numerosi mezzi provenienti da diverse località italiane parteciperanno con l’obiettivo di sensibilizzare sia il pubblico che le istituzioni sulla necessità di adottare metodi di trasporto a basso impatto ambientale, un passo fondamentale nella lotta contro i cambiamenti climatici.
Programma dell’Evento
Le verifiche tecniche per la competizione si svolgeranno il venerdì 11 ottobre, mentre il gran giorno della gara inizierà sabato 12 ottobre dalla storica piazza Bocca della Verità, situata nel cuore pulsante di Roma. Dopo la partenza, i veicoli si dirigeranno verso Subiaco, dove si chiuderà il primo segmento del percorso, per poi proseguire fino a Fiuggi. Qui si svolgeranno le premiazioni al termine della giornata. Le iscrizioni per partecipare sono state aperte da ieri e resteranno disponibili online fino alle 23:59 del 7 ottobre, attraverso una procedura specifica fornita da Aci Sport.
Pensare Verde: Un Messaggio di Sostenibilità
La manifestazione non si limita a essere un evento automobilistico, ma si configura come un’importante occasione di riflessione riguardo all’impatto che i trasporti hanno sull’ambiente. Il Roma Eco Race intende dimostrare che esistono alternative valide e sostenibili ai veicoli tradizionali, incentivando l’adozione di tecnologie che contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2. Si tratta di un esempio di come la passione per il motorsport possa coesistere con la responsabilità ambientale.
Il Percorso e le Emozioni della Gara
Il tragitto della competizione inizia nella pittoresca piazza Bocca della Verità a Roma e prosegue in direzione di Subiaco, un’incantevole cittadina immersa nella natura. Questa tappa iniziale offre ai concorrenti un’occasione unica per testare le potenzialità delle loro auto in un contesto suggestivo. Dopo la sosta a Subiaco, il percorso si concluderà a Fiuggi, nota per le sue celebri terme e il paesaggio collinare. Le premiazioni che si terranno a Fiuggi segneranno la conclusione di una giornata ricca di emozioni e di innovazione.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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