Cronaca
Il Sposo Trionfa a “4 Ristoranti”: Un’Occasione Festeggiata con Saluti Romani e Alessandro Borghese!

# Matrimonio a Castel Gandolfo: Festeggiamenti Controversi
Atmosfera di polemica in un giorno di festa
Un matrimonio che si è svolto a Castel Gandolfo, famoso per le sue bellezze paesaggistiche e storiche, ha preso una piega inattesa. Durante le celebrazioni per le nozze di Giammarco Pelli, proprietario della fraschetta “Hosteria di padre in figlio”, il clima festivo è stato disturbato da cori controversi e saluti a carattere nostalgico.
I festeggiamenti, avvenuti nella giornata di venerdì in piazza della Libertà, sono stati contrassegnati dalla partecipazione di un gruppo di ultrà della Roma, i quali hanno intonato brani provocatori come “Faccetta nera” e hanno esclamato il motto “Eia eia alalà”, richiamando simboli legati al fascismo. Questo episodio ha suscitato reazioni indignate e ha messo il nome di Pelli al centro di una controversia.
Riflessioni di indignazione da parte delle autorità
L’uscita degli sposi dalla chiesa di San Tommaso da Villanova è stata seguita da una serie di comportamenti che hanno sollevato un’ondata di indignazione presso la comunità locale. Le immagini di questo drammatico evento hanno fatto rapidamente il giro dei social network, ma sono state velocemente rimosse. La situazione ha immediatamente attirato l’attenzione delle autorità, che si sono dichiarate pronte a prendere provvedimenti.
Il sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso la sua ferma condanna per quanto accaduto, affermando: «L’Italia è antifascista e anche Castel Gandolfo lo è. Questo avvenimento rappresenta una vergogna per la nostra città, dove i valori di pace e democrazia dovrebbero regnare sovrani. Non possiamo tollerare che il nostro nome venga associato a nostalgie fasciste, specialmente nella nostra piazza della Libertà, simbolo dei nostri ideali».
Conseguenze per la fraschetta e possibili sviluppi legali
Sebbene non ci siano finora indagini ufficiali aperte riguardo l’incidente, le autorità potrebbero decidere di approfondire la questione, considerato il contenuto del video che potrebbe essere acquisito per un’analisi più dettagliata. Questo sviluppo ha inevitabilmente gettato un’ombra sull’”Hosteria di padre in figlio”, che si era guadagnata il riconoscimento di Miglior Fraschetta dei Castelli Romani, un titolo orgogliosamente esibito sul sito web dell’attività, oltre a partecipare al contest culinario condotto da Alessandro Borghese.
L’impatto di questo episodio potrebbe rivelarsi significativo non solo per la reputazione di Pelli e del suo ristorante, ma anche per l’intera comunità di Castel Gandolfo, che si trova ad affrontare delle ripercussioni a causa di un evento di natura altamente controversa.
Cronaca
Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.
Il saluto di un’icona della musica
Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.
Un legame con il passato
Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.
Il futuro della musica per Wakeman
La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
-
Attualità4 giorni fa
Concerto Geolier a Roma, la scaletta (probabile)
-
Cronaca15 ore fa
Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”
-
Social2 giorni fa
Carlo Calenda ci prova, ma non ce la fa: ” Conte e Salvini giganti, lui invidioso”
-
Attualità4 giorni fa
Arrestato un 34enne per tentato omicidio dopo aver cercato di sfigurare il volto della ex compagna con un coltello