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“Inseguimento da film a Roma: 25enne ubriaco e sotto effetto di droga semina il panico tra i pedoni e finisce in manette!”

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“Inseguimento da film a Roma: 25enne ubriaco e sotto effetto di droga semina il panico tra i pedoni e finisce in manette!”

Arrestato un giovane per guida pericolosa

Un uomo di 25 anni è stato arrestato dalle forze dell’ordine per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, oltre ad aver opposto resistenza agli agenti di polizia.

Un inseguimento nel cuore di Roma

L’incidente si è verificato nella notte di ieri, intorno all’una e mezza, quando il giovane stava attraversando il centro storico di Roma al volante di una Ford Focus. Gli agenti della Polizia Locale del I Gruppo Centro hanno assistito a una situazione estremamente rischiosa: il ragazzo, visibilmente alterato, ha sfiorato un gruppo di pedoni che stava attraversando la strada in prossimità di piazza Venezia. Ignorando i semafori rossi e procedendo a velocità sostenuta, il suo comportamento ha messo a repentaglio la sicurezza di tutti coloro che si trovavano nelle vicinanze.

Nonostante gli agenti avessero intimato l’alt, il giovane ha ignorato l’ordine e ha continuato la sua corsa sconsiderata, cercando addirittura di speronare la vettura di servizio. Dopo un breve inseguimento, l’arresto è avvenuto in via Arenula, grazie all’intervento di altre pattuglie.

Le conseguenze legali dell’episodio

Dopo essere stato fermato, il giovane ha iniziato a manifestare comportamenti aggressivi, insultando e minacciando gli agenti. Successivamente, è stato portato agli uffici di via della Greca, dove ha continuato a mostrare il suo stato alterato. Per questo motivo, gli operatori hanno deciso di trasferirlo in ospedale, sia per le necessarie cure mediche sia per svolgere i test alcolemici e tossicologici, che hanno confermato la sua positività.

Infine, il giovane è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, uso di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Durante il fermo, sono stati rinvenuti due coltelli e uno spray al peperoncino, ulteriori elementi che hanno aggravato la situazione. L’auto è stata sequestrata e la patente ritirata, mentre si stanno compiendo ulteriori accertamenti per verificare la validità del documento di guida.

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Quattro arresti per lo spaccio di coca a Viterbo dal carcere e dai domiciliari

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Quattro arresti per lo spaccio di coca a Viterbo dal carcere e dai domiciliari

Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri di Viterbo con l’accusa di spaccio di cocaina. Scoperta una rete fatta di violenza, minacce ed estorsioni. Le indagini hanno portato alla luce una rete di narcotraffico capeggiata da soggetti pregiudicati che gestivano lo spaccio sia dai domiciliari che dal carcere. Gli arrestati venivano riforniti di cocaina da un uomo ai domiciliari, che la distribuiva ai pusher della zona. Un altro uomo, anche lui ai domiciliari, è stato arrestato mentre cedeva droga ad un acquirente. Le indagini hanno svelato un intricato sistema di spaccio gestito anche da detenuti tramite cellulari consegnati all’interno del carcere.

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Indagati 8 per la capretta presa a calci, l’udienza fissata dalla procura dei minori. I ragazzi dichiarano: “Era già morta”.

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Indagati 8 per la capretta presa a calci, l’udienza fissata dalla procura dei minori. I ragazzi dichiarano: “Era già morta”.

Il Tribunale per i minori di Roma ha fissato un’udienza per il 24 marzo 2025 per il caso della capretta uccisa ad Anagni durante una festa di compleanno. Gli indagati sono otto minorenni, citati in giudizio per il reato di concorso nell’uccisione di animali. Il reato di maltrattamento di animali è stato ritenuto non perseguibile dalla procura perché sembra che l’animale fosse già morto nel momento in cui i ragazzi la prendevano a calci. Secondo quanto emerso dalle indagini, la capretta era già deceduta nel momento in cui il gruppo si era accanito su di lei.

Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa, ha dichiarato: “Questa vicenda è un triste esempio di come il rispetto per gli animali e per la vita stessa sia ancora, purtroppo, in troppi casi carente. Il nostro obiettivo non è solo ottenere giustizia per la capra brutalmente uccisa, ma anche agire per educare e prevenire il ripetersi di questi episodi di violenza. Solo un’azione combinata di giustizia e prevenzione può trasformare un episodio così drammatico in un’opportunità di consapevolezza per tutta la società”.

La vicenda risale al 27 agosto 2023. Un gruppo di ragazzi, molti dei quali minorenni, si trovava in un agriturismo ad Anagni per festeggiare il compleanno di un’amica. A fine serata, le violenze sulla capretta, il cui pestaggio è stato ripreso in un video andato virale sui social. I giovani, che in…

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