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Invece di essere in sala operatoria, ecco dove lo hanno trovato: sotto il sole!
<h3>Chiusura delle indagini su Sergio Alfieri: il chirurgo del Papa sotto accusa
Le indagini condotte dalla procura su Sergio Alfieri, il medico del Policlinico Gemelli di Roma che ha operato papa Francesco in due occasioni, sono giunte a conclusione. Il chirurgo è accusato di falsificazione di documenti.
Accertamenti e irregolarità
Secondo quanto riferito dal quotidiano La Repubblica, sarebbero stati identificati ben 29 episodi in cui Alfieri avrebbe indicato la sua presenza in sala operatoria, mentre si trovava effettivamente in altri luoghi. I registri dell’ospedale segnano la sua presenza a Roma, ma in realtà il medico risultava essere in città come Verona, Siena o Milano, o addirittura impegnato in viaggi in treno o in vacanza al mare.
Dettagli delle accuse
Le accuse nei confronti del noto chirurgo, già dichiarate a dicembre dalla testata La Stampa, includono la falsificazione dei documenti. Alfieri, che ricopre la carica di professore ordinario e direttore del dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Addominali, avrebbe firmato più volte attestando la sua presenza in sala operatoria per eseguire interventi, quando in realtà non era presente. Nel corso del 2022, i carabinieri del Nas hanno sequestrato diverse cartelle cliniche e materiale ospedaliero, ma l’elemento cruciale delle indagini è stato il telefono cellulare di Alfieri, che ha fornito le prove dei suoi spostamenti. Le indagini sono state avviate dopo una denuncia presentata da alcuni pazienti nel febbraio 2023.
L’operazione su papa Francesco
Sergio Alfieri è stato il chirurgo che ha eseguito un intervento su papa Francesco il 7 giugno 2023. Durante le conferenze stampa post-operatorie, il medico ha risposto alle domande riguardanti la salute del Papa, specificando che l’intervento era stato necessario per un ‘laparocele incarcerato’, causato da cicatrici di precedenti operazioni chirurgiche.