Attualità
La Maestra di Voce di Emanuela: Un Viaggio tra Note e Emozioni.

Novità sul Caso di Emanuela Orlandi
La commissione d’inchiesta bicamerale che si occupa delle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori ha invitato monsignor Valentino Miserachs a un’audizione che si terrà giovedì prossimo. Miserachs, che era il maestro di canto di Emanuela, è una delle ultime persone ad averla vista prima della sua misteriosa scomparsa.
La convocazione di Monsignor Miserachs
Il 22 giugno 1983 segna la tragica scomparsa di Emanuela Orlandi. In quel giorno fatidico, monsignor Miserachs insegnava canto presso la scuola di musica Tommaso Ludovico da Victoria, dove Emanuela studiava. Essendo tra i pochi a cui è stata vista prima di svanire nel nulla, la commissione ha deciso di ascoltare la sua versione dei fatti in un’audizione programmata per la prossima settimana.
Il vicepresidente della commissione, Roberto Morassut, aveva già informato il pubblico sulla volontà di sentire personaggi religiosi legati al caso. La convocazione di Miserachs si inserisce in questo contesto, dato che fino ad oggi il suo contributo era stato richiesto solo dal Vaticano, mentre la procura di Roma non lo aveva mai ascoltato, come da lui stesso dichiarato nel marzo 2023.
Le dichiarazioni di Monsignor Miserachs
Nell’intervista di marzo, Miserachs ha spiegato di essere stato convocato dalla Gendarmeria Vaticana, inclusi il comandante Giani e Peter Bryan Wells, rappresentante della Segreteria di Stato. Nonostante la sua centralità nella vicenda, ha sottolineato di non essere mai stato chiamato a testimoniare presso la procura di Roma. Il monsignore ha evidenziato che non sarebbe l’unico a trovarsi in questa situazione.
La testimonianza della compagna di coro
Il 4 maggio 2012, Miserachs ha avuto un incontro importante, e dieci giorni dopo, il 14 maggio, i resti di Enrico De Pedis, noto boss della banda della Magliana, sono stati rinvenuti nella basilica di Sant’Apollinare. Questo ha ulteriormente alimentato le speculazioni e le indagini sul caso di Emanuela Orlandi, sollevando interrogativi sulla connessione tra la sua scomparsa e il crimine organizzato.
Attualità
Un uomo è stato investito e ucciso sulle strisce pedonali, il patteggiamento per un 19enne è stato respinto.

A un diciannovenne è stata respinta la richiesta di patteggiamento a tre anni e sei mesi di reclusione per l’omicidio stradale di un settantenne, investito da un motorino a Montesacro. Ora si valuta se procedere con un processo ordinario o abbreviato.
Il giudice dell’udienza preliminare ha rigettato la richiesta, dopo che il giovane aveva travolto l’uomo mentre camminava sulle strisce pedonali, nella notte del 2 dicembre 2023. L’incidente è avvenuto tra viale Carnaro e via Peralba a Roma. Successivamente, il settantenne è deceduto per le gravi ferite riportate; il giovane è accusato di omicidio stradale e ricettazione. Difeso dall’avvocato Viviana Carracciolo, ora il giovane dovrà decidere se optare per il rito abbreviato o quello ordinario. La famiglia della vittima, assistita dall’avvocato Daniele Bocciolini, si è costituita parte civile.
Secondo le indagini, al momento del sinistro, il settantenne stava attraversando la strada quando è stato travolto dal motorino, che il giovane aveva rubato. Dopo l’incidente, l’imputato ha abbandonato il veicolo e non si è fermato per prestare soccorso. Sul posto è intervenuta un’ambulanza, ma le condizioni dell’anziano erano disperate e, nonostante gli sforzi medici, è deceduto alcune ore dopo.
Il motorino, un Piaggio Liberty, era risultato rubato il 16 ottobre 2023. Il giovane non era solo al momento dell’incidente; dopo aver abbandonato il motorino insieme a un’altra persona, si sono dati alla fuga, presentandosi spontaneamente in Commissariato solo alcuni giorni dopo per autodenunciarsi.
Attualità
Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima

Un falso allarme bomba ha interessato un volo American Airlines partito da New York e diretto in India, a seguito di una mail anonima giunta all’aeroporto di Delhi.
La segnalazione e l’intervento
La mail conteneva la minaccia: “C’è una bomba a bordo”. Ricevuta ieri, ha attivato le procedure di emergenza, portando l’aereo, un Boeing 789, a invertire la rotta verso Fiumicino, mentre sorvolava il Mar Caspio. È stato solo dopo che il pilota ha ricevuto indicazioni per atterrare in Italia, che due Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno affiancato il velivolo nel suo arrivo.
Controlli a terra
Una volta atterrato, passeggeri ed equipaggio sono stati fatti scendere e ha avuto inizio un’accurata verifica dell’aereo da parte della polizia e della polaria. Non è stato trovato alcun ordigno esplosivo, e l’allerta è stata presto dichiarata falsa. I passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto affrontare disagi e trascorrere la notte a Roma, ma oggi è prevista una nuova partenza per l’India.
Un episodio a lieto fine
Nonostante l’alta tensione e il grande spavento per i circa 200 passeggeri a bordo, fortunatamente, la situazione si è conclusa senza conseguenze gravi.
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