Cronaca
Lancio della sperimentazione: dodici uffici romani in prima linea da oggi!
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La nuova era per il rilascio dei passaporti
Negli ultimi anni, ottenere un passaporto per viaggiare al di fuori dell’Unione Europea è diventato un processo sempre più complesso, accompagnato da lunghe attese che hanno provocato frustrazione tra i cittadini. Recentemente, tuttavia, sono state introdotte delle soluzioni che hanno semplificato notevolmente questa procedura in diverse località italiane, includendo adesso anche Roma.
Procedure per il rilascio del passaporto
Dopo aver esteso questo servizio a comuni minori e a città come Bologna, Verona e Cagliari, Roma si unisce ora al progetto di rilascio del passaporto attraverso gli uffici postali. Questa iniziativa partirà come progetto pilota in 12 dei vari uffici postali presenti nella capitale. L’implementazione di questo servizio era stata precedentemente avviata a marzo per i comuni con meno di 15.000 abitanti, grazie all’iniziativa polis di Poste Italiane. Grazie alla fattiva collaborazione con la Presidenza del Consiglio, il Ministero dell’Interno e il Ministero degli Esteri, il servizio per la gestione delle pratiche di rilascio passaporti sta progressivamente raggiungendo anche i centri urbani più grandi.
Numeri e modalità di richiesta
Entro la fine di ottobre, saranno ben 2.500 gli uffici postali nei piccoli comuni in grado di gestire le richieste di passaporto. Ad oggi, circa 5.000 passaporti sono già stati richiesti presso gli uffici postali, con il 65% di essi consegnato direttamente a casa dei richiedenti. Per i residenti di Roma, il processo prevede la prenotazione in uno degli 12 uffici postali autorizzati, dove dovranno presentare la documentazione necessaria di persona, eliminando la necessità di recarsi in questura. Durante il momento della richiesta, i cittadini avranno la possibilità di scegliere se ritirare il passaporto presso il commissariato indicato nel ricevuta o se preferiscono riceverlo comodamente a casa. È da notare che anche i minori possono richiedere un passaporto tramite questa nuova procedura.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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