Attualità
“Non mi concedo all’abuso di bevande alcoliche, evito l’assunzione di sostanze stupefacenti e le donne con i capelli biondi non suscitano il mio interesse.”

Un giovane di 23 anni è stato arrestato a Roma con l’accusa di aver palpeggiato una ragazza su un autobus nei pressi di via Tiburtina. Durante l’udienza, il ragazzo ha cercato di difendersi dicendo: “Ma che violenza sessuale! Io ho 8 ragazze e a me le bionde neanche piacciono.” Tuttavia, questa linea di difesa non ha convinto i giudici, che hanno convalidato il suo arresto.
L’Incidente
Secondo la ricostruzione dei pubblici ministeri, il giovane avrebbe chiesto un bacio alla ragazza. “Con un movimento repentino bloccava la donna impedendole di allontanarsi e palpeggiandole anche le parti intime”, ha spiegato il pubblico ministero. La vittima è riuscita a fuggire e ha subito denunciato l’accaduto al commissariato più vicino. Gli agenti del commissariato Prenestino hanno rintracciato e fermato l’uomo poco dopo.
In tribunale, il giovane ha dato la sua versione dei fatti: “Sono cresciuto al Bronx, in via Guido Calcagni, a Torrevecchia. Papà è un ex detenuto che adesso fa il capo cantiere. Mi hanno sparato quando ero piccolo, “spignevo” il fumo e sono finito in casa famiglia, poi in comunità a Parma, a Palermo e a Roma: ho trascorso 8 anni così.”
La Difesa
Il ragazzo ha cercato di difendersi ulteriormente sostenendo: “Sono astemio, non pippo, non mi fumo la boccia (il crack ndr), mi faccio le canne, vi dico la verità. Una cosa è certa: io queste cose non le faccio, chiedete in giro chi sono. In tutta Roma lo sanno. A me piacciono le castane, non le bionde”. Nonostante queste dichiarazioni, l’arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari (GIP). È possibile che il giovane venga sottoposto a una perizia psichiatrica a breve.
Il giudice aveva inizialmente disposto gli arresti domiciliari per il giovane, ma i suoi genitori hanno dichiarato di non poterlo ospitare a causa dell’inagibilità della loro abitazione. Per ora, il giovane rimane in carcere in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.
Attualità
Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1
Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Il momento del caos
Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.
Conseguenze e curiosità
Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
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