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Cronaca

«Olimpico: La Battaglia per la Finale del 2027 Inizia!»

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«Olimpico: La Battaglia per la Finale del 2027 Inizia!»

Roma si Candidata per la Finale di Champions League 2027

In un’intervista al Messaggero, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha annunciato che la città è pronta a ospitare la finale di Champions League nel 2027. L’assessore Alessandro Onorato ha confermato le intenzioni della Capitale, sottolineando come un evento di tale rilevanza possa portare benefici economici significativi e opportunità lavorative. Con la situazione a Milano poco promettente, Roma si profila come la principale contendente per accogliere l’importante finale.

L’Esclusione di Milano e le Opportunità per Roma

La Uefa ha escluso San Siro dalla lista delle sedi, trasformando questo colpo per Milano in un potenziale vantaggio per Roma e il suo stadio Olimpico. Dopo il 29 agosto, quando le prime voci di esclusione si erano diffuse, è stato ufficializzato che il Comune di Milano non era in grado di garantire che il stadio non sarebbe stato sottoposto a lavori di ristrutturazione in prossimità dell’evento. Di conseguenza, è stata riaperta la selezione per una nuova sede, con la decisione finale attesa per maggio o giugno del 2025.

Le Strategie della FIGC

Per non perdere questa opportunità, la FIGC ha già proposto di traslocare la finale all’Olimpico. Tuttavia, il compito di assicurarsi questa opportunità si preannuncia complesso: con la riapertura della gara, tutte le Federazioni Sportive possono presentare la propria candidatura, rendendo necessario uno sforzo ulteriore per rimanere competitivi. Nei prossimi mesi, la FIGC si consulterà con vari partner, tra cui Sport e Salute, l’ente che gestisce lo stadio, e il Comune di Roma. L’attesa comunicazione da parte della UEFA è prevista per il periodo tra maggio e giugno 2025. Nel frattempo, Sport e Salute ha già elaborato un progetto infrastrutturale da 80 milioni di euro, che include importanti miglioramenti al Foro Italico, per rispettare i requisiti UEFA.

Preparativi e Infrastrutture per l’Evento

Roma, come avvenne nel 2009, dovrà pianificare attentamente per garantire un’accoglienza all’altezza della finale di Champions League. Saranno necessari piani rigorosi per la sicurezza e l’ordine pubblico, insieme a una gestione efficiente della mobilità, un aspetto critico per la Capitale. Con l’avvicinarsi del 2027, si spera che i problemi legati ai trasporti siano risolti: i lavori di ristrutturazione delle linee metro dovranno essere completi, e si prevede che nuovi treni siano disponibili. Anche i rinnovamenti delle linee Roma-Lido di Ostia e Roma-Civita Castellana-Viterbo dovranno essere ultimati, migliorando la rete di trasporto pubblico. L’ultimazione dei lavori per il Giubileo alle opere pubbliche come la Stazione Termini e il Ponte dell’Industria potrebbe infine offrire a Roma una nuova immagine, aumentando così le sue possibilità di essere selezionata come sede della prestigiosa finale.

Cronaca

La rapina a una coppia di turisti: un caso che nasconde sorprese

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La rapina a una coppia di turisti: un caso che nasconde sorprese

Un’aggressione omofoba shock nel cuore di Roma: scopri i dettagli dell’attacco che ha fatto tremare la città! #Omofobia #Roma #Giustizia

Come è scoppiata la violenza in piena notte?

Due giovani italiani, appena conosciuti, avevano deciso di passare una serata speciale durante Pasqua, passeggiando per le vie del centro storico. Ma quella che doveva essere una notte romantica si è trasformata in un incubo: sono stati brutalmente aggrediti e derubati da tre nordafricani, solo per essersi mostrati affettuosi. Immaginate la scena: abbracciati mentre camminano, quando improvvisamente insulti omofobi esplodono dall’ombra, trasformando un momento innocente in un’esplosione di violenza.

I testimoni raccontano l’orrore: cosa è successo davvero?

L’attacco è avvenuto sotto gli occhi attoniti di passanti, lungo via dei Fori Imperiali, poco dopo le sei del mattino del 20 aprile. I tre aggressori – un tunisino e due egiziani, uno dei quali minorenne – hanno iniziato con urla come “Vergognatevi!”, passando rapidamente a calci, pugni e persino spray al peperoncino. Uno dei ragazzi è caduto a terra, stordito, e i malviventi ne hanno approfittato per rubargli il borsello con soldi, carte e documenti. Ma ecco il colpo di scena: diversi testimoni, tra cui una turista ucraina di 18 anni, hanno filmato tutto con il cellulare, fornendo prove cruciali per l’arresto.

L’inseguimento e la cattura: i colpevoli sono stati fermati?

Le forze dell’ordine sono state allertate da passanti preoccupati, che hanno chiamato i soccorsi descrivendo la scena come “indemoniata”. I carabinieri sono intervenuti rapidamente, bloccando i tre aggressori mezz’ora dopo l’attacco, lungo via Manin. Grazie alle descrizioni delle vittime e al video della turista, i sospettati – residenti a Latina – sono stati identificati e perquisiti, con la refurtiva trovata addosso. Un arresto che potrebbe rivelare molto di più su questi raid improvvisi.

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Un viaggio sorprendente nella Roma di Bergoglio: dall’ottica agli ex detenuti

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Un viaggio sorprendente nella Roma di Bergoglio: dall’ottica agli ex detenuti

Scopri le storie commoventi e segrete di Papa Francesco che hanno trasformato vite ai margini della società! #PapaFrancesco #StorieDiFede #PeriferieIncredibili

Le Testimonianze

Immaginate la sorpresa quando Papa Francesco, con la sua umiltà disarmante, strinse la mano a nonna Rosina nella Casa della Carità della parrocchia di San Gregorio Magno, dandole la forza per affrontare la malattia. L’allora parroco Don Renzo Chiesa ricorda vividly quel momento: “Quando scese dall’utilitaria, chiese: ‘Ma questa è la famosa Magliana?'”. E non è finita qui: in un incontro esclusivo a Corviale con l’associazione Piacca, che aiuta chi ha avuto guai con la giustizia, Francesco volle ascoltare storie personali. Massimiliano Lustri, un tempo noto come “Er tapparella”, racconta: “Rise a crepapelle ascoltando i miei aneddoti, come quella volta che in un appartamento finii per pranzare con un’anziana”. Quell’incontro magico cambiò tutto: i ragazzi dell’associazione si reintegrarono nella società e ancora oggi portano al collo il rosario regalato dal Papa.

L’Abbraccio

E se vi dicessimo che un semplice abbraccio del Papa ha consolato un bimbo e lasciato un segno indelebile? Durante la visita alla parrocchia San Paolo della Croce al Serpentone, Francesco abbracciò Emanuele, un ragazzino di 8 anni, che con voce tremante gli chiese: “Mio papà è morto, era ateo, ma ci ha fatto battezzare, ora dov’è? Sta in paradiso?”. Il parroco Don Roberto Cattaneo, ancora emozionato, rivela: “Negli anni, il Pontefice mi chiamava per sapere come stava Emanuele”. Oggi, a 17 anni, Emanuele si è commosso profondamente alla notizia della scomparsa di Francesco, sostenuto dalla mamma Elisabetta Pacciotti: “Per lui è come aver perso un altro papà; il Papa lo rassicurò dicendo che suo padre era sicuramente in paradiso”. Ma le sorprese non si fermano: durante la pandemia, Francesco chiamò inaspettatamente per una benedizione in streaming, dimostrando un’umiltà che lascia senza parole. E poi, c’è la storia di Cinzia Desiati, la mamma di Fabrizio Di Bitetto, morto in un incidente: “Ricevetti una telefonata da un numero privato: ‘Sono Papa Francesco, non è uno scherzo’. Quella chiacchierata fu come una carezza, e mantenne la promessa invitandoci in Vaticano”.

L’Incontro

Preparatevi a storie che vi faranno riflettere: Francesco era maestro nell’incontrare chi ne aveva più bisogno, come quando abbracciò Serena, una mamma che aveva perso la figlioletta Angelica. Oppure, nella parrocchia di Santa Bernadette Soubirous a Colli Aniene, dove in un ritrovo informale ascoltò i giovani dell’oratorio, rispondendo a domande su come pregare: “È importante sentire lo sguardo di Dio e vivere la ‘chiesa in uscita’, scendendo in strada per aiutare”. E chi dimentica quando si riunì in preghiera nel cortile di un condominio in via della Palmarola, senza preavviso, raccomandando alle famiglie: “Ascoltate i vostri figli”. Persino in centro, fece capolino nel negozio di dischi in via della Minerva o dal fidato ottico Alessandro Spiezia in via del Babuino: “Venne di persona per le lenti, dicendo che ‘dall’ottico si va di persona’. La sua umiltà mi ha sempre spiazzato; non voleva sprechi e con me aveva un’amicizia che mi ha riempito il cuore”.

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