Cronaca
Ostia: La segretaria di Falconi difende la propria privacy nel bel mezzo di uno scandalo sessuale sconvolgente

# Alessandra Colonnese: La Mia Privacy Non è Negozabile
Alessandra Colonnese, segretaria del X Municipio di Ostia, ha recentemente espresso la sua ferma opposizione rispetto alle speculazioni che riguardano la sua vita privata. Le affermazioni infondate che l’hanno coinvolta sono state categoricamente smentite da lei stessa. È nota la sua presenza costante negli uffici del presidente del Municipio, Mario Falconi, anche nei momenti in cui un politico locale è stato al centro di uno scandalo legato a comportamenti inappropriati nella pineta di Castel Fusano.
Situazione Attuale e Precisi Ruoli
Colonnese si trova attualmente a ricoprire una carica amministrativa all’interno di Campidoglio, ma la sua nomina è stata messa in discussione per la mancanza di qualifiche specifiche. Recentemente ha annunciato di voler chiarire la sua posizione durante una seduta della commissione Trasparenza, convocata per questo venerdì dal consigliere Pietro Malara. Durante una conferenza stampa, Colonnese ha ribadito di non aver mai violato alcuna norma e ha descritto le accuse rivoltele come mere invenzioni, mirate a screditarla.
Richieste di Chiarimenti dal Settore Amministrativo
L’associazione Labur ha presentato nel tempo delle richieste di verifica sulla posizione di Colonnese, iniziando già nel 2022. Nonostante ciò, Marcello Visca, il direttore amministrativo, aveva affermato che Colonnese non era registrata nell’organigramma del Municipio. A questo si aggiunge il fatto che la coordinatrice del circolo PD di Ostia era comunque attiva negli uffici di Falconi. L’opposizione ha alzato la voce, chiedendo spiegazioni sul suo reale ruolo e accusando una palese assenza di controlli da parte delle autorità competenti.
La commissione Trasparenza si è attivata per esaminare minuziosamente tutta la documentazione e gli incontri in cui Colonnese è stata coinvolta, comprendendo riunioni ufficiali e con varie associazioni di quartiere. Anche a livello di Campidoglio, sono circolate voci sulla possibile rimozione di Colonnese dai suoi incarichi, in risposta alle indiscrezioni politiche. Nel frattempo, Maria Cristina Masi, rappresentante dell’opposizione capitolina, ha sollecitato le dimissioni di Falconi, accusandolo di una gestione inadeguata della situazione sul litorale.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
Cronaca
Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

Una voce umana è il titolo della pellicola che vedrà Guerritore interpretare una delle più grandi icone femminili del cinema italiano e mondiale. Il film si propone di esplorare la vita e l’eredità di questa figura attraverso una narrazione intensa e coinvolgente.
Un’interpretazione straordinaria
La scelta di Guerritore per il ruolo principale è stata accolta con entusiasmo, poiché l’attrice è nota per le sue capacità artistiche e la profondità delle sue interpretazioni. Gli amanti del cinema aspettano con impazienza di vedere come riuscirà a portare sul grande schermo l’essenza di una personalità così complessa e affascinante.
Riscoprire un’icona
La pellicola offrirà non solo un tributo alla carriera della protagonista, ma anche una riflessione sui temi universali di amore, perdita e autocontrollo. "Una voce umana" non si limita a raccontare la storia di una donna, ma cerca di catturare le emozioni e le esperienze che hanno segnato la sua vita, rendendo omaggio alla sua grandezza.
In attesa di ulteriori dettagli sulla programmazione e sul rilascio del film, il progetto sta già suscitando un notevole interesse tra il pubblico e gli addetti ai lavori.
-
Attualità4 giorni fa
Concerto Geolier a Roma, la scaletta (probabile)
-
Cronaca12 ore fa
Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”
-
Social2 giorni fa
Carlo Calenda ci prova, ma non ce la fa: ” Conte e Salvini giganti, lui invidioso”
-
Attualità4 giorni fa
Arrestato un 34enne per tentato omicidio dopo aver cercato di sfigurare il volto della ex compagna con un coltello