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Panico a Gaeta: windsurfista in difficoltà viene tratto in salvo dalla Guardia Costiera

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Panico a Gaeta: windsurfista in difficoltà viene tratto in salvo dalla Guardia Costiera

Windsurfista in Difficoltà nelle Acque di Gaeta: Salvato dalla Guardia Costiera e da un Coraggioso Cittadino

Paura a Gaeta, nelle acque del capoluogo pontino, ieri sera. L’allarme è scattato poco prima delle 21, quando un windsurfista ha chiesto aiuto. Si trovava al largo con la sua tavola, il sole era tramontato, e lui non riusciva a tornare indietro verso riva. Si trovava al largo della spiaggia di Serapo, a circa 500 metri dalla riva. Così sono arrivati i soccorsi.

L’arrivo dei soccorsi

Il windsurfista si era allontanato dalla riva. Ma quando, alle 20.40 circa di ieri sera, venerdì 6 settembre 2024, non accennava a tornare, dalla terraferma si sono iniziati a preoccupare. Il buio stava calando. L’allarme è scattato immediatamente. Per aiutarlo a rientrare sono subito scattati i soccorsi. La sala operativa di Gaeta si è immediatamente coordinata con la motovedetta CP856 e la persona che aveva fatto scattare l’allarme. Grazie alla loro collaborazione, il ragazzo sul windsurf è stato localizzato. Soltanto dopo questo momento sono scattati i soccorsi, entrati nel vivo della fase operativa: la Guardia Costiera ha raggiunto il windsurfista.

Il salvataggio dell’uomo sul windsurf

Una volta raggiunto l’uomo sul windsurf al largo del mare a Gaeta, i militari della Guardia Costiera hanno trovato una scena totalmente inaspettata: qualcuno già prima di loro aveva provato ad aiutarlo. Un giovane, notando il windsurfista in difficoltà, nonostante le difficili condizioni del mare, si era già tuffato e lo aveva raggiunto al largo. Così, una volta arrivati i soccorsi, per prima cosa si sono accertati delle condizioni fisiche di entrambi. Poi i due malcapitati sono stati trasportati in spiaggia, arrivando a riva in sicurezza.

L’intervento della Guardia Costiera e del cittadino coraggioso ha evitato una possibile tragedia, dimostrando l’importanza del pronto intervento e della cooperazione tra cittadini e forze dell’ordine in situazioni di emergenza.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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