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Cronaca

Pigneto: Ultimo Atto di Sgombero e Partenza per il Censimento all’Ex Hotel Cinecittà!

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Pigneto: Ultimo Atto di Sgombero e Partenza per il Censimento all’Ex Hotel Cinecittà!

Intervento delle Forze dell’Ordine

La lotta contro gli insediamenti illegali ha visto ieri una significativa mobilitazione da parte degli agenti del Commissariato Porta Maggiore, coadiuvati dai vigili del Gruppo Casilino. All’alba, hanno dato inizio a operazioni mirate a smantellare accampamenti e bivacchi irregolari presenti nella piazza del Pigneto e nelle vicinanze. Tale azione è stata richiesta nel corso delle riunioni del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, fronteggiando le lamentele dei residenti circa la presenza di individui in condizioni precarie. Gli operatori dell’Ama si sono uniti agli agenti per rimuovere rifiuti e materiali di scarto accumulate nel corso del tempo.

Nuove Occupazioni e Rischi

Il lavoro delle forze dell’ordine prosegue, e già oggi gli sforzi si concentreranno su un nuovo obiettivo: l’ex Hotel Cinecittà, ubicato in via Eudo Giulioli, attualmente occupato da diverse famiglie sudamericane. Il censimento previsto, che si sarebbe dovuto svolgere in seguito a quello di giugno, ha incontrato difficoltà a causa di atti vandalici ad opera degli occupanti, che hanno provocato allagamenti in alcuni locali.

Richiesta al Viminale

Una settimana fa, i proprietari dell’ex Hotel Cinecittà hanno fatto appello al Viminale, richiedendo un controllo sugli occupanti e un intervento urgente per lo sgombero. L’operazione di ieri ha visto l’arrivo della polizia e l’installazione di barriere, avviando così la diaspora di decine di occupanti. Molti di loro si sono trasferiti nelle “case basse” di via Giulioli, altri appartamenti già di proprietà della cassa dei commercialisti. Durante questo passaggio, sono stati notati diversi occupanti che riempivano i cassonetti dell’immondizia con materiali da eliminare. Durante il censimento di giugno, erano state individuate 169 persone, e un ristorante abusivo ricavato dalla vecchia mensa era stato chiuso. Le forze dell’ordine avevano anche rinvenuto apparati di videosorveglianza, grate e porte rinforzate. Inoltre, recenti indagini hanno messo in luce che l’ex hotel è sospettato di essere un rifugio per bande dedite ai borseggi e ai raggiri, nonché un potenziale centro di smistamento per immigrati clandestini.

Prossime Iniziative

Domani, la situazione riguardante l’Hotel Cinecittà sarà al centro di una nuova discussione nel comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Gli enti competenti stanno esaminando piani ulteriori per garantire la sicurezza dell’area e prevenire nuove occupazioni illegali. La sinergia tra Polizia, Vigili Urbani e Carabinieri proseguirà per garantire un monitoraggio efficace della situazione, con l’obiettivo di implementare misure sostenibili nel lungo periodo.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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