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Riforniamo il Futuro: Detenuti al Lavoro per il Giubileo 2025 a Palazzo Chigi!
Oggi, a Palazzo Chigi, è stata presa una decisione importante riguardo all’impiego di alcuni detenuti nei lavori legati al Giubileo 2025. Questo è stato determinato durante una riunione congiunta che ha coinvolto il Tavolo istituzionale e la Cabina di coordinamento per il Giubileo della Chiesa cattolica del prossimo anno.
Impiego dei detenuti per il Giubileo
Immagine di repertorio
In previsione del Giubileo, alcuni detenuti saranno coinvolti in attività di manutenzione a Roma. Questa misura è stata ufficialmente approvata durante l’incontro a Palazzo Chigi. La stipula del protocollo ha visto la partecipazione del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, del Ministero della Giustizia e della Santa Sede. Un documento dettagliato verrà redatto, descrivendo specificamente l’impiego di detenuti idonei, non solo per lavori di manutenzione ma anche per altri interventi, con l’obiettivo di fornire loro competenze professionali utili per un futuro reinserimento nella società.
Come parte dell’accordo, è espressa l’intenzione comune di seguire le orme delle esperienze del Giubileo Straordinario del 2015, riflettendo la sensibilità mostrata dal Santo Padre. Tra le iniziative ci sarà anche l’apertura di una Porta Santa all’interno di un carcere, un gesto simbolico di grande valore.
La Porta Santa nei penitenziari
Il Papa ha reso noto il progetto della Porta Santa in carcere durante la lettura della bolla di indizione dell’anno santo, prevista per maggio 2024. Questo documento, che sottolinea il tema della speranza, abbraccia anche i concetti di amnistia e condono per i detenuti, evidenziando l’importanza di avviare percorsi che facilitino il loro reinserimento socio-lavorativo. “Voglio che la Porta Santa nel carcere diventi un simbolo di speranza e rinnovato impegno di vita”, ha affermato Papa Francesco. Questo approccio all’impiego dei detenuti per il Giubileo è chiaramente ancorato a questo messaggio di speranza.