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Cronaca

Rivoluzione nei B&B Romani: il Campidoglio intensifica i controlli nonostante le sfide legali!

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Rivoluzione nei B&B Romani: il Campidoglio intensifica i controlli nonostante le sfide legali!

Interventi per Limitare i Bed and Breakfast a Roma

L’amministrazione comunale di Roma è determinata a prendere misure per contenere la diffusione dei bed and breakfast nel centro storico. Alcune delle recenti proposte legali potrebbero però rivelarsi complicate da attuare, come si desume dalla nuova bozza di revisione delle norme tecniche del Piano Regolatore Generale del 2008, che sarà presentata per la discussione al consiglio comunale.

Normative Sulla Gestione degli Immobili

Tra le novità proposte, vi è la restrizione sul frazionamento degli immobili destinati ad uso ricettivo. Questo divieto ha l’obiettivo di prevenire la creazione di numerosi mini-alloggi per turisti all’interno di un singolo appartamento. Inoltre, in edifici storici, le norme vieteranno anche l’unione di unità immobiliari per scopi ricettivi. Ulteriormente, non sarà consentita la trasformazione di ville storiche o spazi verdi privati in appartamenti da affittare brevemente. Il consigliere del Partito Democratico, Yuri Trombetti, ha inoltre sottolineato l’importanza della creazione di un regolamento cittadino per identificare le zone già sature in cui non sarà permesso aprire nuovi b&b. Questo provvedimento è stato formulato in collaborazione con i comitati di quartiere, anche in assenza di una legislazione nazionale specifica.

Le Sfide della Regolamentazione

Un punto di riferimento nella gestione dei bed and breakfast lo offre l’esperienza di Firenze, che ha tentato di regolamentare l’uso di alloggi turistici nella sua area patrimonio dell’UNESCO. Tuttavia, molteplici ricorsi hanno costretto l’amministrazione fiorentina a una retromarcia. La situazione di Roma è diversa, come sottolineato dall’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, che ha messo in evidenza la legge regionale sul turismo nel Lazio. Questa legge potrebbe fornire a Roma la flessibilità necessaria per stabilire criteri specifici per la locazione di immobili destinati al turismo, pur sottostando a limitazioni relative alla proprietà e alla libertà economica. Un’iniziativa statale rimane comunque fondamentale per conferire ai sindaci gli strumenti di cui hanno bisogno per gestire efficacemente queste attività nelle aree centrali della città.

Le Prospettive per il Futuro

In questo contesto, l’assessore al Turismo Alessandro Onorato ha manifestato la necessità di maggiori poteri per regolare il settore dei b&b, il quale rappresenta attualmente il 96,4% del mercato ricettivo, rispetto a solo il 3,4% degli hotel. Secondo Onorato, zone intere di condomini sono state di fatto trasformate in case vacanze. Con l’avvicinarsi del Giubileo e l’attesa di un afflusso significativo di turisti che si fermeranno per brevi periodi, la questione assume un’importanza ancora maggiore.

Onorato ha inoltre richiesto la possibilità di modificare la tassa di soggiorno, aumentando le aliquote nei centri e riducendole altrove. Nel frattempo, il Comune intende intensificare i controlli per individuare i bed and breakfast non autorizzati, considerando che l’evasione della tassa di soggiorno è stimata tra i 20 e i 40 milioni di euro all’anno.

Cronaca

I ricordi degli argentini su Papa Francesco nella chiesa di Piazza Buenos Aires: una storia di guarigione

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I ricordi degli argentini su Papa Francesco nella chiesa di Piazza Buenos Aires: una storia di guarigione

Scopri le storie commoventi di lacrime, fede e misteri che legano #PapaFrancesco alla sua amata Argentina a Roma – un incontro che cambierà tutto! #ArgentinaInRoma #PapaBergoglio

Lacrime e ricordi davanti alla chiesa argentina

Andrea non riesce a trattenere le lacrime davanti alla chiesa argentina di piazza Buenos Aires, stringendo una foto del padre, Daniel Rodriguez, leggendario portiere del San Lorenzo, la squadra del cuore di Papa Francesco. Prima di morire, suo padre le aveva affidato quel tesoro con una missione: consegnarlo al “tifoso numero uno”, il Papa in persona. Intorno a lei, una folla eterogenea emerge dall’ombra: volti timidi di origini miste, occhi verdi su pelle di porcellana con movenze eleganti tipiche dei porteños, e sguardi intensi segnati dal sole, come quelli degli indigeni. Chi sono queste persone e quali segreti nascondono le loro storie?

La messa che unisce mondi lontani

Centinaia di fedeli si sono riuniti per la messa celebrata dal rettore argentino, padre Fernando Laguna, che ha scelto di ricordare una delle massime più ispiratrici di Papa Francesco: “Le chiese devono essere aperte”. In una navata affollata, con una gigantografia di Bergoglio a dominare l’altare, emergono figure chiave come Pablo Beltramino, ambasciatore argentino presso la Santa Sede, e Marcelo Martin Giusto, ambasciatore in Italia. Tra la folla, Maria Garcia Laborde e Delfina De Lalastra, dell’ordine delle consacrate “Servidoras”, condividono con emozione: “Ha compreso le necessità del mondo con coraggio e tenerezza”. E poi c’è Juana Maria Savo, argentina trapiantata a Roma da 60 anni, che confessa: “Ho un figlio e un nipote chiamati Francesco, e vederlo ancora tra la gente mi ha riempito il cuore”.

Gli argentini che hanno conquistato Roma

Eccoli, gli italiani d’Argentina, cresciuti sulle sponde del Mar del Plata invece che del Mediterraneo, con vocali aperte e un orgoglio palpabile per il loro Papa latinoamericano. Monica Sabatini racconta un incontro ravvicinato che ha lasciato tutti a bocca aperta: “Nel 2020, durante un’udienza privata, era scherzoso, ma quando gli ho parlato del cancro di mio fratello, ha chiuso gli occhi e mi ha preso la mano. Ora mio fratello sta bene – chissà che magia c’è dietro?”. Simboli della cultura argentina come il poncho, il mate e il dulce de leche, di cui Papa Francesco era un vero appassionato, riaffiorano nelle chiacchiere, ricordando quanto il Pontefice si senta a casa tra i suoi conterranei a Roma.

Papa Francesco e il legame con le nonne di Plaza de Mayo

Non molto tempo fa, Papa Francesco ha incontrato Estela Carlotto, presidente di Abuelas de Plaza de Mayo, durante la consegna della sua laurea honoris causa all’Università Roma Tre. Sono innumerevoli gli argentini che hanno trovato in lui un’ancora per le ferite del passato, come Julio Frondizi, 73 anni, fuggito da bambino dopo l’uccisione del padre Silvio e la deposizione dello zio Arturo, presidente tra il 1958 e il 1962. L’ultimo incontro con l’associazione 24marzo, che lotta per la verità sui desaparecidos, è stato il 12 febbraio: “Andammo con un giudice che aveva testimoniato per Esther Ballestrino de Careaga, amica di Bergoglio ai tempi in cui era un semplice perito chimico”, rivela Jorge Ithurburu, avvocato delle nonne di Plaza de Mayo a Roma. Quali altri segreti emergeranno da questi legami storici?

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La rapina a una coppia di turisti: un caso che nasconde sorprese

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La rapina a una coppia di turisti: un caso che nasconde sorprese

Un’aggressione omofoba shock nel cuore di Roma: scopri i dettagli dell’attacco che ha fatto tremare la città! #Omofobia #Roma #Giustizia

Come è scoppiata la violenza in piena notte?

Due giovani italiani, appena conosciuti, avevano deciso di passare una serata speciale durante Pasqua, passeggiando per le vie del centro storico. Ma quella che doveva essere una notte romantica si è trasformata in un incubo: sono stati brutalmente aggrediti e derubati da tre nordafricani, solo per essersi mostrati affettuosi. Immaginate la scena: abbracciati mentre camminano, quando improvvisamente insulti omofobi esplodono dall’ombra, trasformando un momento innocente in un’esplosione di violenza.

I testimoni raccontano l’orrore: cosa è successo davvero?

L’attacco è avvenuto sotto gli occhi attoniti di passanti, lungo via dei Fori Imperiali, poco dopo le sei del mattino del 20 aprile. I tre aggressori – un tunisino e due egiziani, uno dei quali minorenne – hanno iniziato con urla come “Vergognatevi!”, passando rapidamente a calci, pugni e persino spray al peperoncino. Uno dei ragazzi è caduto a terra, stordito, e i malviventi ne hanno approfittato per rubargli il borsello con soldi, carte e documenti. Ma ecco il colpo di scena: diversi testimoni, tra cui una turista ucraina di 18 anni, hanno filmato tutto con il cellulare, fornendo prove cruciali per l’arresto.

L’inseguimento e la cattura: i colpevoli sono stati fermati?

Le forze dell’ordine sono state allertate da passanti preoccupati, che hanno chiamato i soccorsi descrivendo la scena come “indemoniata”. I carabinieri sono intervenuti rapidamente, bloccando i tre aggressori mezz’ora dopo l’attacco, lungo via Manin. Grazie alle descrizioni delle vittime e al video della turista, i sospettati – residenti a Latina – sono stati identificati e perquisiti, con la refurtiva trovata addosso. Un arresto che potrebbe rivelare molto di più su questi raid improvvisi.

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