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Roberto Gualtieri: Il Nuovo Leader dell’Associazione Autonomie Locali Italiane!

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Roberto Gualtieri: Il Nuovo Leader dell’Associazione Autonomie Locali Italiane!

Gualtieri eletto presidente di Ali

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è stato scelto come nuovo presidente di Ali, l’Associazione delle Autonomie locali italiane, in un’elezione avvenuta per acclamazione durante l’Assemblea Congressuale nazionale tenutasi nell’Aula Giulio Cesare del Campidoglio. Gualtieri subentra a Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro, il quale si è dimesso il 19 luglio passato dopo essere stato eletto al Parlamento Europeo.

Nuovi vertici per l’Associazione

In aggiunta, sono state nominate le cariche di vice presidente: Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese, ha ottenuto il titolo di vicepresidente vicaria. Inoltre, sono stati eletti tre vicepresidenti: Giovanna Bruno, sindaca di Andria; Andrea Marrucci, primo cittadino di San Gimignano; e Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo Tadino.

Gualtieri e la sua visione per il futuro

Dopo la sua elezione, Roberto Gualtieri ha rilasciato una dichiarazione significativa: “Per costruire un futuro di progresso e giustizia, è fondamentale fermare questo scambio tra autonomia e potere centrale, vincendo il referendum e stoppando questa legge inaccettabile”. Gualtieri ha sottolineato che la sede di Ali rappresenta un luogo cruciale per sostenere il sì al referendum, evidenziando la gravità della situazione storica attuale. Ha citato l’esempio di Matteotti per ricordare l’importanza della difesa della Costituzione italiana, criticando la riforma proposta che, a suo avviso, minaccia le autonomie locali.

Il sindaco ha descritto l’attuale proposta come un “furto elegante” di risorse, avvertendo che i comuni rischiano di essere schiacciati da un centralismo regionale. Ha specificato che non si tratta di un referendum tra nord e sud, ma di una scelta fondamentale sulla direzione futura del paese.

Le reazioni alla nomina di Gualtieri

Le reazioni all’elezione di Gualtieri come presidente di Ali sono arrivate rapidamente. Tra i primi a congratularsi ci sono stati altri sindaci, come la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, e la capogruppo del Partito Democratico in Campidoglio, Valeria Baglio. Queste ultime hanno voluto ringraziare l’ex presidente Matteo Ricci per il suo impegno negli anni, evidenziando i risultati significativi ottenuti grazie all’ascolto delle comunità locali. Inoltre, Celli e Baglio hanno espresso soddisfazione per il nuovo ruolo di Roma Capitale all’interno di questa associazione, promettendo supporto al sindaco Gualtieri nella sua nuova carica.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.

Dettagli della vicenda

Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.

Le conseguenze legali

Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.

Indagine della Corte dei Conti

Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.

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