Cronaca
“Roma al Nimbus del Crimine: Crescono i Furti nel Lazio, ma Nessuna Paura!”
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Nel contesto delle principali città italiane, la Capitale si colloca in una posizione non del tutto favorevole insieme a Milano e Firenze. Un aspetto rilevante da considerare è il crescente numero di denunce che emergono dalla popolazione. Questo fenomeno riflette una fiducia sempre maggiore nei confronti delle forze dell’ordine. Secondo il rapporto sull’Indice della criminalità 2024 del Sole 24 Ore, Roma, Milano e Firenze continuano a detenere elevati tassi di criminalità in Italia. Roma, in particolare, ha registrato un incremento delle denunce rispetto ai dati del 2019, segno non solo di un aumento numerico, ma anche di una realtà influenzata da vari fattori, inclusa la densità della popolazione.
Statistiche significative
Durante il 2023, Roma ha riportato un tasso di 6.071 denunce per ogni 100.000 abitanti, traducendosi in un totale di 256.832 denunce. I furti hanno dominato le statistiche, con oltre 146.000 segnalazioni. Tra i reati più frequenti, i furti con destrezza hanno rappresentato una parte consistente, con 31.905 denunce, seguiti da furti su veicoli in sosta (17.396) e furti di auto (15.881). Anche i furti in abitazione hanno raggiunto cifre allarmanti, attestandosi a 13.463 episodi.
Un altro ambito problematico riguarda lo spaccio di stupefacenti, con 2.535 denunce, mentre le rapine si sono elevate a 3.016 casi, con un preoccupante aumento delle rapine in casa (211). Nel quadro complessivo, i tentativi di omicidio hanno toccato quota 892, mentre le violenze sessuali segnalate sono state 457.
Ulteriori categorie di reato mostrano un incremento, come le minacce, con 4.164 episodi, e gli incendi, portando il totale a 215. Tuttavia, si registrano notizie positive riguardo ai delitti di omicidio volontario (26 casi) e colposo (147 casi), che hanno mostrato una diminuzione. Nonostante ciò, il numero di percosse e lesioni rimane significativo, con oltre 4.000 e 900 episodi, rispettivamente.
Fenomeno della criminalità informatica e organizzata
Un settore di particolare preoccupazione è rappresentato dalle truffe informatiche. Con 24.395 denunce (576 per 100.000 abitanti), la questione ha sollecitato le autorità e le forze dell’ordine ad intensificare le campagne di sensibilizzazione, specialmente nei confronti degli anziani, un gruppo particolarmente vulnerabile.
Per quanto riguarda la criminalità organizzata, le denunce per associazione a delinquere sono aumentate fino a raggiungere 12 casi. D’altra parte, si è registrata una diminuzione nelle denunce per usura, ma una crescita nei casi di estorsione, con 1.204 denunce segnalate.
Tutti questi dati sono supportati da indagini approfondite che hanno portato a innumerevoli arresti e processi. La situazione è costantemente vigilata da un attento sistema di sicurezza implementato dalle autorità.
Risposte e misure da parte delle autorità
Secondo le parole del Prefetto Lamberto Giannini, la definizione di “emergenza” non rispecchia completamente la realtà attuale. È più appropriato parlare di un problema che richiede interventi mirati e concreti. Giannini ha enfatizzato l’importanza della cooperazione tra le forze dell’ordine, la polizia locale e le istituzioni, nel sostenere chi promuove la legalità, siano essi cittadini o figure pubbliche.
Le misure attuate durante la stagione estiva del 2023, sia da parte delle autorità locali che delle forze dell’ordine, hanno mostrato effetti positivi. Queste iniziative hanno contribuito a ridurre il numero di truffe informatiche attraverso una maggiore consapevolezza della popolazione e l’introduzione di misure preventive efficaci.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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