Attualità
Roma: Anche Gualtieri in crisi per un nubifragio, come già accaduto a Raggi e Marino
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Puntuale come la nuvoletta di Fantozzi, ecco il nubifragio che allaga Roma e mette in difficoltà il sindaco di turno. Dal periodo di Ignazio Marino, ribattezzato ‘SottoMarino’ dopo una ‘bomba d’acqua’, fino a Virginia Raggi, ogni amministrazione ha dovuto gestire eventi atmosferici estremi. Ora è il turno di Roberto Gualtieri, che ieri si è trovato di fronte a un violento temporale di fine estate causando significativi disagi alla città.
Prevenzione e Interventi
Il sindaco Gualtieri ha dichiarato che la prevenzione e gli interventi della polizia e dei volontari della Protezione Civile hanno evitato il peggio. Il Campidoglio ha comunicato che circa l’80% delle caditoie sulla grande viabilità, oltre 40 mila, è stato pulito e disostruito, e che sono state raccolte, nel solo mese di agosto, foglie su 3200 chilometri di strade nella Capitale. Questo numero è tre volte superiore rispetto all’anno scorso e sei volte quello degli anni precedenti. Tuttavia, nonostante gli sforzi di prevenzione, il primo cittadino non è sfuggito alle critiche.
L’evento di ieri è stato davvero eccezionale, secondo i dati della Protezione Civile: raffiche di vento fino a 90 chilometri all’ora e una precipitazione nel centro storico di circa 80 millimetri di pioggia per metro quadrato, la stessa quantità che solitamente cade in un intero mese autunnale.
Fenomeni Meteorologici Estremi
Anche Virginia Raggi si difese parlando di un fenomeno estremo nel 2021: “Nell’arco di 30 minuti sono caduti a Roma oltre 80 millimetri di pioggia e questo in un sistema che va a fogne costruite 100-150 anni fa non consente di assorbire. Stiamo lavorando per ammodernare le fogne, adeguandole al cambiamento climatico”, dichiarò l’allora sindaca. A novembre 2014, durante il mandato di Ignazio Marino, le cronache reportavano accumuli di pioggia tra i 50 e i 70 millimetri.
In quell’occasione, l’allora consigliera 5 Stelle, Raggi, twittò sarcasticamente: “Domani piove. Gonfiate i gommoni”. Due anni dopo, Raggi subì la stessa ironia per l’ennesimo nubifragio di fine estate e quel tweet le si ritorse contro, scatenando l’ironia dei cittadini romani. Anche il sindaco Gualtieri, ieri, non è stato risparmiato dalle critiche.
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Attualità
Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga
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Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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