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Cronaca

“Roma Celebra Bombolo: Un Sentiero che Racconta la Sua Leggenda”

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“Roma Celebra Bombolo: Un Sentiero che Racconta la Sua Leggenda”

La Memoria di Bombolo a Roma

Franco Lechner, noto al pubblico come Bombolo, continua a lasciare il segno nel cuore dei romani, che non dimenticano il suo inconfondibile talento comico. Molti lo ricordano per le sue iconiche abilità nel far ridere, come quando la sua margherita si trasformava nell’irresistibile ironia dei suoi personaggi. La risata collettiva all’epoca attribuita al suo celebre “cinquina” del maresciallo Nico Gilardi è ancora vivida nella memoria. I momenti comici di Bombolo, dal suo pianto da bambino alle scene strappalacrime ai funerali di un amico, captano un’epoca e uno spirito nostalgico che continua a vivere.

Un Atto di Riconoscimento

Trentasette anni dopo la sua prematura scomparsa, il consiglio comunale di Roma ha deciso di onorare la sua memoria. È stata presentata una mozione, firmata dall’esponente della Lega Fabrizio Santori, per intitolare una via o un parco in Municipio III a questo grande artista. La proposta, approvata con 19 voti favorevoli, sottolinea l’importanza del suo contributo artistico alla cultura romana, affermando che merita un luogo pubblico a lui dedicato.

Emozione Familiare

Alessandro Lechner, figlio di Bombolo, ha espresso la sua gioia per questo tributo. Ringraziando il sindaco e chi ha sostenuto l’iniziativa, ha detto: “È una felicità immensa vedere riconosciuto il lavoro di mio padre nella sua città natale.” Il gruppo su Facebook “Bombolo, core de Roma” ha riscosso grande successo, raggiungendo quasi 20.000 membri. Ogni 22 maggio, in sua memoria, la famiglia organizza un raduno, durante il quale viene condivisa musica e cibo, come i piatti preferiti di Bombolo.

Una Vita di Sfide e Successi

La storia di Franco Lechner inizia in un contesto difficile, quella Roma del dopoguerra in cui la miseria era diffusa. Da umile venditore ambulante a celebre comico, la sua vita ha preso una direzione sorprendente grazie all’incontro casuale con Mario Castellacci e Pier Francesco Pingitore. Il talento di Bombolo è sbocciato nei tavolini di un’osteria, dove ha affinato le sue abilità comiche fino a debuttare nel film “Remo e Romolo, storia di due figli di una lupa”.

La Posizione della Nuova Intitolazione

La strada dedicata a Bombolo sorgerà in una zona ricca di altre intitolazioni a figure illustri della cultura italiana, come Rino Gaetano e Franco Califano. La presenza di nomi di grande rilievo nella stessa area rende questo nuovo riconoscimento ancora più significativo. “Non importa che la strada non sia quella dove è nato”, ha sottolineato Alessandro, “ciò che conta è che venga ricordato insieme ad altri grandi artisti”.

Una Nuova Page della Storia di Roma

Grazie a questa iniziativa, i romani e i turisti che passeranno per la nuova via dedicata a Bombolo si fermeranno a sorridere, ricordando le battute iconiche che hanno segnato un’epoca. Frasi come “Bocconotti Cinzia” o le celebri scenette con Tomas Milian, non solo rievocano momenti divertenti ma mantengono viva l’eredità di un attore che, nonostante le difficoltà, ha combattuto per il suo sogno. Presto, Roma avrà una nuova strada da percorrere, intitolata a Bombolo, il cuore pulsante della sua comicità.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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