Cronaca
Roma Risponde: La Gara delle Licenze Taxi Si Conclude con un’Eroica Tempesta di Domande!
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Chiusura del Bando per Licenze Taxi
Ieri alle 23:59 è scaduto il termine per la presentazione delle domande relative al bando per l’assegnazione di mille nuove licenze di taxi. Adesso l’attenzione si sposta sul concorso che si terrà nel mese di ottobre. Oggi, il Campidoglio fornirà dettagli sul numero effettivo di domande ricevute, ma si anticipa che il range di candidati potrebbe variare tra 3.520 e 5.000 unità.
Dettagli sui Costi e le Prove
Ogni candidato ha dovuto sostenere una spesa di 50 euro, insieme a una marca da bollo dal costo di 16 euro, il cui scopo è coprire le spese organizzative dell’evento. La responsabilità di gestire il concorso ricade su Formez, un ente pubblico con esperienza nella selezione. I concorrenti si prepareranno ad affrontare un esame scritto composto da 50 domande riguardanti il codice della strada, le disposizioni relative al servizio taxi, la conoscenza di monumenti e punti di interesse a Roma, così come le normative fiscali e l’inglese. Questo test avrà luogo in ottobre, e la graduatoria preliminare sarà pubblicata subito dopo la prova.
Di queste mille licenze, 200 saranno riservate a veicoli destinati al trasporto di persone con disabilità. Per incentivare l’acquisto di questi mezzi specializzati, il costo delle relative licenze sarà agevolato, fissato a 52.850 euro, rispetto a 75.500 euro per quelle ordinarie. I vincitori dovranno effettuare il pagamento totale entro 60 giorni dalla comunicazione di avvenuta assegnazione.
Confronto tra Costi e Tempistiche
Per quanto riguarda il costo di un’auto attrezzata per persone con disabilità, la cifra si aggira attorno ai 50.000 euro, mentre per un veicolo normale il costo si attesta sui 30.000 euro. Inoltre, le nuove automobili dovranno rispettare criteri ecologici rigorosi, rendendo complicato l’acquisto di modelli usati. I neotassisti dovranno avviare il servizio entro 90 giorni dalla ricezione della licenza.
In base a queste tempistiche, le prime auto bianche potrebbero risultare operative già a dicembre, con l’assegnazione di tutte le licenze e veicoli in strada entro la fine di febbraio. Questa scadenza coincide con l’apertura della Porta Santa, prevista per il 24 dicembre, in vista dell’inizio del Giubileo.
L’ultimo bando simile è stato lanciato nel 2006 sotto l’amministrazione Veltroni. L’attuale sindaco, Roberto Gualtieri, ha aperto la possibilità di un incremento delle licenze in base alle necessità future, utilizzando la graduatoria degli idonei per semplificare il processo burocratico.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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