Attualità
Scandalo a La Sapienza: docente sospesa per accuse di sessismo!
<h2>Azioni Della Sapienza Dopo Le Denunce
Le attività di intervento da parte dell’ateneo hanno avuto inizio in seguito alle segnalazioni formulate dalle studentesse e dagli studenti appartenenti al collettivo LGBTQ+ Prisma. Questi ultimi, per un lungo periodo, hanno cercato aiuto dalle autorità accademiche, portando così all’allontanamento di un docente con incarichi relativi agli studenti Erasmus. “Siamo solo all’inizio”, affermano i rappresentanti del collettivo, incoraggiati dai risultati ottenuti.
Rimozione Dalla Posizione Di Relatore Erasmus
Maria Caterina Pincherle, insegnante di lingua portoghese presso la Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma, ha cessato di ricoprire il suo ruolo di responsabile per gli studenti Erasmus. Questa decisione è scaturita dalle segnalazioni degli studenti riguardanti le sue ripetute affermazioni sessiste e grassofobiche rivolte alle studentesse. Affermazioni come “hai dimenticato le mutande?” e epiteti come “cicciottelle” o “piranha”, quest’ultimo termine utilizzato per indicare in modo offensivo le donne.
Il Ruolo Del Collettivo LGBTQ+ Prisma
Come riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, la contestazione verso le affermazioni della docente è emersa grazie all’operato del collettivo LGBTQ+ Prisma, il quale ha raccolto e presentato le segnalazioni e le denunce alle autorità accademiche. La questione è stata poi discussa all’interno del comitato unico di garanzia dell’ateneo, il quale ha stabilito come prima azione la rimozione di Pincherle dal suo incarico Erasmus. Inizialmente, quando gli studenti hanno cercato di esternare le loro preoccupazioni, la docente si è mostrata minimizzatrice, attribuendo il tutto a una presunta eccessiva “sensibilità” delle studentesse coinvolte. È stata necessaria una costante pressione da parte del collettivo per ottenere un risultato che considerano come un passo iniziale.
Richiesta Di Un Ambiente Sicuro
Il collettivo ha messo in evidenza anche un caso specifico relativo a una collega in Brasile, che ha subito abusi amministrativi da parte della professoressa, provocandole notevoli difficoltà a livello psicologico, economico e accademico. Attraverso una nota diffusa lo scorso luglio, hanno sottolineato che situazioni del genere non devono più ripetersi, esigendo che La Sapienza implementi misure necessarie per garantire un contesto sicuro e inclusivo per tutti gli studenti. Inoltre, si è ribadita l’importanza di luoghi di apprendimento inclusivi, critican do al contempo i commenti destinati a umiliare e discriminare, specialmente provenienti dal personale docente.