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Scoperta un’officina clandestina a Fonte Nuova: il mistero svelato!
Tute e furgoni con il marchio di una conosciuta azienda di spedizioni sono stati visti davanti a un’officina clandestina situata a Fonte Nuova, ma i materiali in vendita, come pezzi di motori e carrozzeria, derivavano da veicoli rubati.
L’intervento dei carabinieri
Un’operazione dei carabinieri ha portato alla scoperta di una vera e propria officina illegale a Fonte Nuova, immersa in una zona rurale poco accessibile. Qui, i malviventi smontavano auto sottratte per rivendere i componenti nel mercato nero. I carabinieri, impegnati in controlli di routine, hanno incrociato la strada di due uomini a bordo di un furgone contrassegnato dal logo di una nota compagnia di consegne.
Questi stava per lasciare l’area con un carico di pezzi di veicoli rubati, già sistemati per la vendita, compreso un intero motore. Indossavano tute con lo stesso logo del furgone per apparire più credibili, ma il piano non è andato a buon fine e i militari hanno ben presto chiarito la situazione. Subito dopo, i soggetti hanno tentato di darsi alla fuga nelle campagne circostanti; attualmente, solo uno di loro è stato rintracciato e denunciato all’Autorità Giudiziaria di Tivoli, che sta seguendo le indagini.
La quantità di refurtiva recuperata
Successivamente, i carabinieri hanno intensificato le indagini scoprendo e sequestrando un’auto rubata pochi giorni prima a Ostia, ancora smontata all’interno dell’officina. Oltre a questo veicolo, sono stati trovati cinque motori provenienti da automobili rubate e un vasto assortimento di oltre 200 pezzi di carrozzeria, alcuni già pronti per essere rivenduti.
In aggiunta, sono in atto verifiche su altre auto con il supporto dei Carabinieri Forestali di Monterotondo, con l’obiettivo di monitorare la corretta gestione ambientale. È stato accertato che i residui dei processi di smontaggio venivano smaltiti in violazione delle normative ambientali. Per tali motivi, uno dei due individui fermati, un uomo di 35 anni, è stato denunciato per riciclaggio, oltre che per scarichi non autorizzati e immissioni di acque meteoriche nelle falde sotterranee.