Attualità
Scoperte le letali pasticche blu di ecstasy: il temuto “Blu Punisher” tra le droghe sequestrate!

Sequestrati stupefacenti a Roma: l’operazione dei Carabinieri
Durante un’intensa attività di controllo sul territorio romano, i Carabinieri hanno sequestrato un totale di 19 pasticche di “Blue Punisher”, un tipo di ecstasy noto per la sua potenza. L’operazione ha portato all’arresto di un giovane di 24 anni nei pressi di via Cavour, contribuendo così alla lotta contro lo spaccio di sostanze stupefacenti e al rispetto delle normative vigenti.
Controlli mirati e arresti
Il blitz dei Carabinieri ha visto l’impiego di circa 130 militari che hanno pattugliato attivamente le strade della Capitale, attuando controlli e verifiche. In totale, sono state arrestate quattro persone e dieci sono state denunciate. L’azione rientra in un programma più ampio di controllo del territorio, volto a migliorare la percezione di sicurezza per i cittadini.
Nella giornata del 26 settembre, l’intervento ha interessato principalmente l’area intorno alla stazione Termini e il quartiere Esquilino. A supporto delle operazioni, erano presenti squadre specializzate, unità cinofile, un elicottero e rappresentanze di diverse compagnie dei Carabinieri, tutte coordinate dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini.
Scoperta di sostanze pericolose
Tra le operazioni condotte, spicca il sequestro di 350 dosi di varie sostanze stupefacenti presso la stazione Termini. Un uomo di 49 anni è stato arrestato mentre cercava di vendere dosi di crack a un giovane acquirente. A via Cavour, i Carabinieri hanno arrestato un ventiquattrenne con le pasticche di “Blue Punisher”, un prodotto chimico che ha fatto la sua comparsa nel mercato romano negli ultimi anni, proveniente dall’Inghilterra.
Le analisi condotte hanno rivelato che ogni pasticca blu, a forma triangolare e adornata con un teschio, contiene 477 milligrammi di MDMA, un principio attivo che supera di cinque volte la concentrazione presente nelle normali ecstasy. Tale sostanza rappresenta un grave rischio per la salute, potendo causare danni neurologici e, in alcuni casi, portare a conseguenze fatali.
Attività investigativa: rapine e violazione della legge
Le operazioni di polizia non si sono limitate al sequestro di sostanze stupefacenti. Un quarantunenne, già noto per precedenti legati al borseggio, è stato arrestato per aver violato ripetutamente il divieto di dimora nel Comune di Roma. Inoltre, un trentasettenne è stato fermato per rapina impropria, avendo aggredito un vigilante di un negozio.
Questo intenso impegno da parte dei Carabinieri dimostra la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare non solo il traffico di droga, ma anche la criminalità in generale, operando per garantire la sicurezza dei cittadini romani.
Arresti e Denunce alla Stazione Termini
Recentemente, i carabinieri delle Compagnie di Roma Centro e di Roma Piazza Dante hanno condotto una serie di controlli nella Stazione Termini, portando alla denuncia di dieci individui. Tra questi, un giovane di diciannove anni è stato trovato in possesso di un coltello, mentre un altro uomo è stato segnalato per aver rubato un profumo in un negozio della galleria Forum Termini. Inoltre, un terzo soggetto è stato denunciato per la violazione del divieto di ritorno nel comune di Roma.
Violazioni di Normative e Sanzioni
Due uomini sono stati denunciati per aver ignorato il divieto di accesso nelle aree urbane, emesso dal Questore di Roma. Un cinquantatreenne è stato anche denunciato per utilizzo della propria auto come taxi senza licenza. Inoltre, due donne e un uomo sono stati sanzionati per non aver rispettato il foglio di via obbligatorio che li obbligava a lasciare il comune. Infine, sono state elevate multe a cinque persone per aver violato il divieto di stazionamento nei pressi della stazione.
Controlli nei Ristoranti e Vendita Abusiva
I carabinieri hanno eseguito controlli anche in alcune attività commerciali, in particolare in un ristorante situato in piazza Vittorio Emanuele II, dove il titolare è stato multato per l’impiego di un lavoratore non registrato e la sua attività è stata sospesa. Durante un’operazione in piazza dei Cinquecento, due donne e un uomo sono stati sorpresi a vendere cibo e bevande senza autorizzazione; oltre a essere multati, sono stati sequestrati circa 30 chili di alimenti e 48 bottiglie di bevande.
Sanzioni per Non Conformità Normativa
In un’altra ispezione, un barista di piazza Vittorio è stato denunciato per la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi, insieme alla non attuazione dei corsi di sicurezza per i dipendenti. Questo ha comportato una multa di 4.000 euro e la sospensione della sua attività commerciale.
Attualità
Urna funeraria abbandonata sulla spiaggia di Ostia con una targhetta che riporta il nome della defunta

Un urna funeraria è stata abbandonata sulla spiaggia Limone di Ostia, attirando l’attenzione dei cittadini. L’oggetto riporta una targhetta in oro con il nome della defunta e le date di nascita e morte. I passanti hanno scattato delle foto e le hanno condivise nel gruppo Facebook “Ostia Informa”.
Misterioso ritrovamento
L’urnadalla forma particolare è stata trovata semi-nascosta nella sabbia, con la parte alta esposta. Già sono emerse varie ipotesi riguardo al motivo della presenza dell’urna sulla spiaggia. Si pensa che i familiari della defunta possano averla portata per un ultimo saluto al mare, ma non è chiaro se contenga ancora le ceneri o se sia stata svuotata.
Le reazioni degli utenti
La pubblicazione ha suscitato numerosi commenti, con utenti sconcertati per la situazione. Alcuni hanno espresso l’opinione che i familiari avrebbero dovuto gestire l’urna in modo più appropriato, piuttosto che lasciarla sulla spiaggia. Un utente ha notato: “Potrebbe e dico ‘potrebbe’ essere stata gettata in mare e poi arrivata a riva”, mentre un altro ha riflettuto sulle circostanze dietro questo gesto, dicendo: “Chissà cosa ha portato il parente a fare un gesto simile…”.
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Giuseppe Pignatone convocato in commissione per indagare sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: chi è e quali sono i suoi legami

C’è grande attesa per l’audizione di Giuseppe Pignatone, convocato da Don Vergari e dalla vedova di De Pedis, che lo ha definito ‘procuratore nostro’. Questa audizione si inserisce nell’ambito della commissione bicamerale d’inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Pignatone, che dieci anni fa ha chiesto e ottenuto l’archiviazione delle indagini sul caso Orlandi per mancanza di prove, risulta al centro delle indagini attuali.
Legami e indagini chiuse
Tra gli indagati all’epoca figuravano esponenti della banda della Magliana e monsignor Pietro Vergari. Le affermazioni di Don Vergari, che ha definito Pignatone ‘procuratore nostro’, sollevano interrogativi sul possibile legame tra i due. Il dottore Pignatone, presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano fino alla fine del 2024, ha avuto una carriera segnata da indagini significative, inclusa Mafia Capitale. È importante sottolineare che, nonostante la mancanza di prove consistenti, le motivazioni per la chiusura delle indagini sul caso Orlandi rimangono oggetto di discussione.
Il ruolo di Sabrina Minardi
La riapertura delle indagini sul caso di Emanuela Orlandi è stata innescata dalle dichiarazioni di Sabrina Minardi nel 2006, partner di Enrico De Pedis. Minardi ha affermato che Emanuela sarebbe stata rapita per ordine di figure religiose e sarebbe stata nascosta prima di essere lasciata ad un prete. Queste rivelazioni hanno portato a nuove inchieste, coinvolgendo diversi indagati.
Le parole di Pietro Orlandi
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha commentato la situazione attuale, sottolineando quanto sia complessa la vicenda legata alla scomparsa della sorella e come le indagini siano state influenzate nel tempo. Il suo coinvolgimento, insieme all’auspicio di maggiore chiarezza, rappresenta il desiderio di giustizia e verità per una storia che dura da decenni. La commissione d’inchiesta ha ascoltato vari testimoni, e l’audizione di Pignatone è vista come un passo cruciale nel riaccendere l’attenzione su un caso irrisolto.
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