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Cronaca

Scopri chi sei attraverso la storia della tua scuola!

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Scopri chi sei attraverso la storia della tua scuola!

Nel vivace e cosmopolita quartiere di Roma Nord, il ritratto delle madri si tinge di particolari davvero unici e originali. Si possono vedere mentre si muovono frenetiche tra le strade, divise tra enormi SUV e piccole utilitarie, spesso evitando le soluzioni di compromesso. Osservando l’uscita delle scuole del quadrilatero Parioli-Fleming-Vigna Clara-Flaminio, si coglie facilmente questa straordinaria varianza sociale. Le madri, in competizione tra di loro per l’outfit perfetto alle 8 del mattino, sembrano appena uscite da una passerella di moda.

Un’Eleganza Inconfondibile

All’interno delle scuole private italiane, le mamme rappresentano la vetta della moda. Queste donne, mamme di bambini dai nomi inventivi come Leone, Lupo, Orso e Blu, riescono a essere impeccabili in ogni momento della giornata. Anche una stilista del calibro di Anna Wintour rimarrebbe colpita dalla loro attenzione ai dettagli, che alle ore mattutine crea l’atmosfera di un esclusivo gala.

Il Mondo delle Bar-Mam

Durante le chiacchierate al bar, le cosiddette bar-mam trasformano la routine mattutina in sessioni di caffè e socializzazione infinite. Queste madri conoscono a menadito la comunità scolastica e sono sempre pronte a conversare, fungendo da vere e proprie connettori delle relazioni sociali. I loro incontri al bar non sono solo un momento di svago, ma un modo per creare legami tra diverse reti di conoscenze.

Le Mamme delle Scuole Internazionali

In contrasto con le mamme di tendenza, alle scuole internazionali troviamo madri che adottano uno stile di vita più sobrio. Anche se possono apparire un po’ trasandate, in realtà curano ogni aspetto del loro look con attenzione. Queste donne promuovono una filosofia di vita rilassata e spesso guardano con una certa superiorità le colleghe della moda.

Non possiamo dimenticare le working-mum, che si destreggiano tra ambienti pubblici di alta reputazione. Sempre in movimento, queste madri parlano in continuazione, sia tra di loro che con i loro dispositivi tecnologici, per gestire numerose chiamate di lavoro. Sono maestre nel bilanciare la loro vita professionale e familiare, con un’efficienza ineguagliabile.

Ad ogni modo, una cosa unisce tutte queste mamme: la “nevrosi di settembre”. L’inizio dell’anno scolastico è, per loro, un evento stressante e, anche le mamme più cool di Roma Nord, non possono sfuggire a questa tormenta annuale di ansia e preparativi.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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