Seguici sui Social

Attualità

Sergente ha un debito di 20mila euro con lo Stato

Pubblicato

il

Sergente ha un debito di 20mila euro con lo Stato

Un ex sergente maggiore dell’Esercito, precedentemente in servizio presso il reggimento interforze di Roma, è stato condannato a risarcire il Ministero della Difesa di circa 20.000 euro. L’uomo ha fornito certificazioni mediche false, rimanendo a casa e continuando a percepire il proprio stipendio.

La Frode dei Certificati Medici Falsi

Dovrà restituire circa 20.000 euro di risarcimento al Ministero della Difesa un uomo di cinquantadue anni, ex sergente maggiore, già in servizio presso il reggimento interforze di Roma. Guadagnava lo stipendio grazie a certificati medici falsi, che riusciva a farsi fare, senza andare al lavoro. Il provvedimento a suo carico è arrivato dopo la decisione della Corte dei Conti il 20 agosto scorso, che si è espressa sulla condotta tenuta dal militare. L’ex sergente, venuta a galla la vicenda delle false certificazioni, è finito in carcere.

Secondo quanto ricostruito in sede processuale e riportato da La Repubblica, i fatti risalgono al periodo che va da agosto a marzo 2021. Il sergente maggiore ha presentato tredici certificati medici, che riportavano la firma di alcuni professionisti, i quali però non erano a conoscenza del raggiro. Grazie alla documentazione, il militare poteva restare a casa continuando però a percepire lo stipendio, ottenendo in quel periodo quasi tremila euro, senza perdere dunque la retribuzione prevista.

Le Indagini della Procura Militare

Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la Procura militare di Roma, che ha notato la sua assenza dal lavoro e ha voluto vederci chiaro, facendo degli accertamenti dai quali sono emerse le irregolarità. Dalle verifiche svolte, i certificati medici erano contraffatti: i medici ai quali appartenevano le firme hanno dichiarato che non erano fatte da loro.

I giudici militari hanno rinviato a giudizio il sergente maggiore per il reato aggravato e continuato di simulazione di infermità e truffa. Il sergente è stato condannato a sei mesi di reclusione dalla Procura militare, che gli ha tolto il grado. Ora l’ex sergente dovrà restituire al Ministero della Difesa quasi 20.000 euro di risarcimento del danno.

Fonte

Attualità

Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Pubblicato

il

Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1

Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.

Il momento del caos

Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.

Conseguenze e curiosità

Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!

Fonte Verificata

Continua a leggere

Attualità

La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Pubblicato

il

La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025