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Sgombero Definitivo: I Residenti Lanciano un Ultimo Grido di Aiuto, Ma È Troppo Tardi!

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Sgombero Definitivo: I Residenti Lanciano un Ultimo Grido di Aiuto, Ma È Troppo Tardi!

Il Comune di Roma ha recentemente trionfato al Consiglio di Stato in merito alla controversia legale che coinvolge la zona di Pietralata. I magistrati di Palazzo Spada hanno dichiarato inammissibile l’appello presentato da due abitanti locali contro l’ordinanza di sgombero dei terreni, la quale è stata emessa dal Campidoglio in vista della costruzione del nuovo stadio della Roma.

Sviluppi della Questione Legale

La situazione legale si è sviluppata nelle prime settimane dell’anno corrente. Il Comune ha annunciato che l’erezione dello stadio della Roma era di pubblico interesse, autorizzando gli agenti della società calcistica a realizzare sondaggi e scavi nei terreni designati. Tuttavia, due residenti locali hanno contestato questa decisione in tribunale, chiedendo una protezione della loro occupazione dei terreni al fine di ostacolare l’accesso ai professionisti del progetto. Il tribunale civile ha accettato la loro richiesta in modo provvisorio, costringendo il Comune a emettere ordinanze per il recupero forzato delle aree. Queste ordinanze sono state impugnate, ma il Tar ha rifiutato la domanda di sostenerne l’efficacia.

Nelle motivazioni di questo diniego, il Tar ha evidenziato che i terreni in questione rientrano nella categoria dei beni patrimoniali indisponibili, destinati a un servizio pubblico. Secondo i giudici, non è possibile escludere il progetto dello stadio solamente perché ostacolato da un’occupazione illegittima da parte dei residenti, che hanno un interesse opposto alla costruzione.

Decisione Finale e Reazioni

Ad agosto, pochi giorni prima di Ferragosto, il Tar ha respinto nuovamente la richiesta di sospendere le ordinanze di sgombero, rendendole così esecutive. Il Campidoglio è riuscito a recuperare le aree, ma i residenti hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato nel tentativo di bloccare le ordinanze. Tuttavia, grazie all’operato veloce degli avvocati del Comune, Andrea Magnanelli e Manuela Scerpa, le memorie difensive sono state presentate poche ore dopo la presentazione del ricorso e sono state accolte. Con il rifiuto definitivo della richiesta di sospensione, si chiude questa fase della controversia legale. L’assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia ha manifestato la sua soddisfazione per il risultato, sottolineando come ciò rafforzi l’operato del Comune e confermi la legittimità delle misure adottate.

Prossime Fasi del Progetto

Nonostante sia attesa ancora la decisione del tribunale civile, prevista per settembre, il Comune di Roma ha intensificato il lavoro sul progetto per il nuovo stadio. Con la recente pronuncia del Consiglio di Stato, i tecnici della società giallorossa sono autorizzati a riprendere gli scavi e i sondaggi nelle aree interessate. I documenti ufficiali indicano la necessità di realizzare circa dieci carotaggi geologici e un paio di trincee archeologiche. Una volta che questi saranno ultimati, il Comune potrà procedere con la stesura del progetto definitivo per la costruzione dello stadio.

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