Cronaca
Sorrentino incanta alla premiere di “Parthenope”: la folla si accalca per il grande evento!

Entusiasmo per “Parthenope”
L’anteprima del nuovo film di Paolo Sorrentino, “Parthenope”, ha suscitato un’accoglienza calorosa al Cinema Troisi. In programma nelle sale italiane dal 24 ottobre, il film è stato accolto da una folla di giovani che hanno tributato un caloroso successo al regista, già insignito dell’Oscar. Cominciando con il conteggio della mezzanotte, Sorrentino ha trovato un riscontro simile in ben 14 anteprime in contemporanea nelle città italiane. Questa iniziativa ha registrato il tutto esaurito, con circa 4000 presenze e un incasso di circa 18.000 euro, inserendo il film nella top ten del box office.
Un Cast Stellare
“Parthenope”, già presentato al Festival di Cannes e acquistato da distributori di fama mondiale come l’“A 24” per il mercato americano, è ambientato nella vibrante Napoli. La narrazione segue le avventure di Parthenope, un personaggio interpretato dall’esordiente Celeste Dalla Porta e nella sua versione anziana da Stefania Sandrelli. Il cast include anche nomi illustri come Luisa Ranieri, Isabella Ferrari, Gary Oldman, Peppe Lanzetta, oltre a giovani talenti come Dario Aita e Daniele Rienzo, con la partecipazione di Silvio Orlando.
Tema di Libertà e Complessità
Il film rappresenta una potente esplorazione della vita di una donna descritta come “spontanea e indipendente”. Sorrentino stesso ha dichiarato che la protagonista viene animata da una profonda passione per la libertà e per Napoli, simbolo di una vita piena di colori e priva di rimpianti. Con “Parthenope”, il regista si cimenta in una riflessione su temi complessi, intrecciando eroismo e sfumature significative della vita femminile. Non si tratta solo di una novità per Sorrentino, ma un’opportunità di scrutare profondamente nel mistero dell’universo femminile, un tema che lo affascina enormemente.
Un Cariere a Sorpresa
In occasione dell’incontro con il pubblico, moderato da Malcom Pagani, Sorrentino ha discusso della sua evoluzione dagli aspetti cinematografici all’esplorazione dei sentimenti. Ha spiegato che “Parthenope” si differenzia da “La Grande Bellezza”, il suo film premiato con l’Oscar, affermando: “Mentre ‘La Grande Bellezza’ parlava del bello in un mondo brutto, ‘Parthenope’ rappresenta il bello in un mondo bello”. L’interpretazione di Silvio Orlando di un antropologo solitario, critico verso la gioventù contemporanea, arricchisce ulteriormente la pellicola.
Un Futuro Internazionale
Dopo l’esperienza a Cannes, le prospettive per “Parthenope” sono di ampio respiro, suggerendo la possibilità di una candidatura italiana agli Oscar. Il 24 settembre la commissione dell’Anica si riunirà per esaminare i potenziali candidati, e il film di Sorrentino è decisamente sotto i riflettori. Nonostante ciò, il regista ha fatto sapere di essere già impegnato a sviluppare un nuovo progetto. “Per me i film non sono come figli, ma piuttosto come fidanzate con cui puoi interrompere ogni legame”, ha detto, sorprendendo tutti con l’annuncio del suo prossimo lavoro, accolto da calorosi applausi dalla platea.
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Come è scoppiata la violenza in piena notte?
Due giovani italiani, appena conosciuti, avevano deciso di passare una serata speciale durante Pasqua, passeggiando per le vie del centro storico. Ma quella che doveva essere una notte romantica si è trasformata in un incubo: sono stati brutalmente aggrediti e derubati da tre nordafricani, solo per essersi mostrati affettuosi. Immaginate la scena: abbracciati mentre camminano, quando improvvisamente insulti omofobi esplodono dall’ombra, trasformando un momento innocente in un’esplosione di violenza.
I testimoni raccontano l’orrore: cosa è successo davvero?
L’attacco è avvenuto sotto gli occhi attoniti di passanti, lungo via dei Fori Imperiali, poco dopo le sei del mattino del 20 aprile. I tre aggressori – un tunisino e due egiziani, uno dei quali minorenne – hanno iniziato con urla come “Vergognatevi!”, passando rapidamente a calci, pugni e persino spray al peperoncino. Uno dei ragazzi è caduto a terra, stordito, e i malviventi ne hanno approfittato per rubargli il borsello con soldi, carte e documenti. Ma ecco il colpo di scena: diversi testimoni, tra cui una turista ucraina di 18 anni, hanno filmato tutto con il cellulare, fornendo prove cruciali per l’arresto.L’inseguimento e la cattura: i colpevoli sono stati fermati?
Le forze dell’ordine sono state allertate da passanti preoccupati, che hanno chiamato i soccorsi descrivendo la scena come “indemoniata”. I carabinieri sono intervenuti rapidamente, bloccando i tre aggressori mezz’ora dopo l’attacco, lungo via Manin. Grazie alle descrizioni delle vittime e al video della turista, i sospettati – residenti a Latina – sono stati identificati e perquisiti, con la refurtiva trovata addosso. Un arresto che potrebbe rivelare molto di più su questi raid improvvisi.
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Le Testimonianze
Immaginate la sorpresa quando Papa Francesco, con la sua umiltà disarmante, strinse la mano a nonna Rosina nella Casa della Carità della parrocchia di San Gregorio Magno, dandole la forza per affrontare la malattia. L’allora parroco Don Renzo Chiesa ricorda vividly quel momento: “Quando scese dall’utilitaria, chiese: ‘Ma questa è la famosa Magliana?'”. E non è finita qui: in un incontro esclusivo a Corviale con l’associazione Piacca, che aiuta chi ha avuto guai con la giustizia, Francesco volle ascoltare storie personali. Massimiliano Lustri, un tempo noto come “Er tapparella”, racconta: “Rise a crepapelle ascoltando i miei aneddoti, come quella volta che in un appartamento finii per pranzare con un’anziana”. Quell’incontro magico cambiò tutto: i ragazzi dell’associazione si reintegrarono nella società e ancora oggi portano al collo il rosario regalato dal Papa.
L’Abbraccio
E se vi dicessimo che un semplice abbraccio del Papa ha consolato un bimbo e lasciato un segno indelebile? Durante la visita alla parrocchia San Paolo della Croce al Serpentone, Francesco abbracciò Emanuele, un ragazzino di 8 anni, che con voce tremante gli chiese: “Mio papà è morto, era ateo, ma ci ha fatto battezzare, ora dov’è? Sta in paradiso?”. Il parroco Don Roberto Cattaneo, ancora emozionato, rivela: “Negli anni, il Pontefice mi chiamava per sapere come stava Emanuele”. Oggi, a 17 anni, Emanuele si è commosso profondamente alla notizia della scomparsa di Francesco, sostenuto dalla mamma Elisabetta Pacciotti: “Per lui è come aver perso un altro papà; il Papa lo rassicurò dicendo che suo padre era sicuramente in paradiso”. Ma le sorprese non si fermano: durante la pandemia, Francesco chiamò inaspettatamente per una benedizione in streaming, dimostrando un’umiltà che lascia senza parole. E poi, c’è la storia di Cinzia Desiati, la mamma di Fabrizio Di Bitetto, morto in un incidente: “Ricevetti una telefonata da un numero privato: ‘Sono Papa Francesco, non è uno scherzo’. Quella chiacchierata fu come una carezza, e mantenne la promessa invitandoci in Vaticano”.L’Incontro
Preparatevi a storie che vi faranno riflettere: Francesco era maestro nell’incontrare chi ne aveva più bisogno, come quando abbracciò Serena, una mamma che aveva perso la figlioletta Angelica. Oppure, nella parrocchia di Santa Bernadette Soubirous a Colli Aniene, dove in un ritrovo informale ascoltò i giovani dell’oratorio, rispondendo a domande su come pregare: “È importante sentire lo sguardo di Dio e vivere la ‘chiesa in uscita’, scendendo in strada per aiutare”. E chi dimentica quando si riunì in preghiera nel cortile di un condominio in via della Palmarola, senza preavviso, raccomandando alle famiglie: “Ascoltate i vostri figli”. Persino in centro, fece capolino nel negozio di dischi in via della Minerva o dal fidato ottico Alessandro Spiezia in via del Babuino: “Venne di persona per le lenti, dicendo che ‘dall’ottico si va di persona’. La sua umiltà mi ha sempre spiazzato; non voleva sprechi e con me aveva un’amicizia che mi ha riempito il cuore”.
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